Omelia (12-11-2001)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Gesù disse ai suoi discepoli: "E' inevitabile che avvengano scandali, ma guai a colui per cui avvengono. [...] Se tuo fratello pecca sette volte al giorno contro di te e sette volte ti dice: Mi pento, tu gli perdonerai.

Come vivere questa Parola?
Gesù ha un'espressione molto severa con chi scandalizza, al punto di affermare: "E' meglio per lui che gli sia messa al collo una pietra da mulino e venga gettato in mare". Come mai accanto a questo insegnamento forte come una ventata autunnale ce n'è subito un altro che sembra invece olio di tenerezza? Gesù infatti dice di perdonare a chi ci fa qualche torto perfino sette volte al giorno, cioè sempre. Il chiarimento va fatto in base a un'unica realtà. Io, in prima persona, sono chiamato a non fare del male a nessuno; lo scandalo, infatti, significa porre un inciampo sul cammino di fede dell'altro. Nello stesso tempo io, in prima persona, sono chiamato a perdonare sempre, liberandomi da ogni odio, risentimento, rancore, perché questi sentimenti sono il vero male che faccio a me, prima ancora che agli altri.

Oggi, nel mio rientro al cuore, alla luce di questa parola e con la forza dello Spirito Santo, chiederò di vedere bene quale è l'atteggiamento di fondo della mia vita. Sono spesso in balia della mia suscettibilità offesa e del mio egoismo prevaricatore o, con l'aiuto di Dio, sono per il perdono facile e per l'attenzione a non turbare il debole?

La voce di un antico Padre
Se un fratello ti offende e tu ne sei turbato, custodisci la tua lingua per non dirgli nulla con ira e non lasciare che il tuo cuore si levi contro di lui, ma ricordati che è tuo fratello, come te immagine di Dio, minacciata dal comune nemico.
Macario il grande