Omelia (14-11-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Chi custodisce santamente le cose sante sarà santificato e chi si è istruito in esse vi troverà una difesa. Desiderate, pertanto, le mie parole; bramatele e ne riceverete istruzione. Come vivere questa Parola? In tutta la pericope della prima lettura, l'autore ebreo-alessandrino, autore del libro della Sapienza, si rivolge soprattutto ai potenti della terra e senza ammorbidimenti di parole né paura di offendere le loro orecchie, afferma che, da parte di Dio, "sovrasta un'indagine rigorosa su di loro". "La vostra sovranità e potenza vengono dall'Altissimo" dice lo Spirito Santo, tramite questo sacro autore. E afferma: "si compirà un giudizio severo contro coloro che stanno in alto"; "i potenti saranno esaminati con rigore". A noi dunque pregare per chi detiene il potere politico ed economico, pur dissociandoci nella mente e nel cuore (quando la coscienza lo esige) da certe loro decisioni contro la volontà di pace, che è il proclama di Gesù e del suo Vangelo. A noi, poi, più che mai oggi, il custodire con santo desiderio di bene, quelle "cose sante" che sono le sue Parole. Quanto importa, soprattutto nella confusione della mentalità massmediatica, lasciarci istruire da queste Parole! Esse sono nutrimento di vita e difesa per ogni giorno. Oggi, dunque, nel mio rientro al cuore, mi chiederò seriamente se nella mente e nel cuore mi lascio i-struire e plasmare davvero ogni giorno dalla Parola di Dio, se la medito, la prego e la vivo, oppure se vi presto un ascolto affrettato e superficiale che non produce conversione e novità di vita nei miei giorni. La voce di una monaca reclusa Se invece di nutrirci di Parola di Dio ci alimentiamo di invidie, rancori, delle incessanti reazioni dell'amor proprio, mettiamo noi stessi pietre d'inciampo sul nostro cammino, là dove dovremmo procedere a passi da gigante. Nazarena Crotta |