Omelia (26-09-2021) |
Wilma Chasseur |
Cieli aperti e cieli chiusi Lo Spirito Santo c'era già nell ‘Antico testamento? Sì c'era, ma la prima lettura ci mostra il regime dei cieli chiusi che vigeva nell'Antico testamento e cioè che lo Spirito era effuso su determinate persone per compiere particolari missioni, ma poi veniva ritirato e non era effuso su tutti. Invece il regime dei cieli aperti si caratterizza proprio dal fatto che lo Spirito Santo è effuso su tutti. • Cieli aperti Quando Gesù morì sulla Croce, il velo della sua carne si squarciò e lo Spirito si riversò sul mondo. Quindi ora, in virtù del sacerdozio regale conferitoci dal battesimo, possiamo anche avere il dono profetico se Dio fa questa grazia. Lo Spirito è dato a tutti, così come il Sole splende su tutto: tocca a noi sollevare le tapparelle e spalancare le finestre affinché la luce entri. Il solo ostacolo a riceverlo dipende da noi, dalla nostra chiusura e non da Dio che non lo dà Il Vangelo ci mostra gli Apostoli che avevano lo stesso timore di Giosuè: "Maestro, abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo vietato perché non era dei nostri". I nostri. Gesù fa fatica a far capire che nel regno di Dio non ci sono da una parte i "nostri" e dall'altra quelli che non sono nostri. Non esistono più scontri di civiltà e di mentalità, ma siamo tutti figli di un unico PADRE. E risponde loro: "Non glielo proibite perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito dopo possa parlare male di me; chi non è contro di noi è per noi" .Ma lo Spirito può manifestarsi in tanti modi. Un esempio di profezia lo vedo in questo fatto realmente accaduto in Inghilterra, riportato da Padre Cantalamessa: • Profezia del dignitario reale "Ci sono domande che gli uomini non cessano di porsi da che mondo è mondo e gli uomini di oggi non fanno eccezione: "Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo". Nella sua Storia ecclesiastica del popolo inglese, il Venerabile Beda racconta come la fede cristiana fece il suo ingresso nel nord dell'Inghilterra. Il Papa Gregorio Magno mandò dei monaci irlandesi nella contea di Nothumberland a nord-est dell'Inghilterra. Quando i missionari venuti da Roma arrivarono, il re Edwino convocò un consiglio dei dignitari per decidere se permettere loro, o meno, di diffondere il nuovo messaggio. Si alzò uno di loro e disse: "Immagina, o re, questa scena. Tu siedi a cena con i tuoi ministri e condottieri: è inverno, il fuoco arde nel mezzo e riscalda la stanza, mentre fuori mugghia la tempesta e cade la neve. Un uccellino, entra da una apertura della parete e subito esce dall'altra. Mentre è dentro, è al riparo dalla tempesta invernale; ma dopo aver goduto del breve tepore, subito scompare dalla vista, perdendosi nel buio inverno da cui è venuto. Tale ci appare la vita degli uomini sulla terra: noi ignoriamo del tutto ciò che la segue e ciò che la precede. Se questa nuova dottrina ci reca qualcosa di più sicuro su ciò, dico che la si deve accogliere". Ecco come si può essere profeti: ampliando le nostre vedute e In questo Vangelo, Gesù invita anche noi, come invitava i discepoli, ad aprire gli orizzonti e ad augurarci che tutti siano profeti e a rallegrarci che tutti abbiano lo Spirito in pienezza. Se ce ne rattristiamo non siamo abitati dallo Spirito e non esercitiamo il nostro sacerdozio regale e tanto meno quello profetico. Se siamo ancora troppo inquadrati, chiediamo allo Spirito di sconquassarci un po', affinché possa aprirsi un varco per penetrare nel nostro cuore e inondarci con la sua luce. |