Omelia (26-09-2021)
padre Paul Devreux


In quel tempo, Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».

Uno che scaccia i demoni è uno che sta provando ad aiutare qualcuno a stare meglio, quindi è uno che sta facendo del bene. Nelle loro preghiere inserivano nomi di personaggi considerati importanti, e questo inserisce il nome di Gesù; segno che lo stima. Perché Giovanni vuole impedirglielo? Perché non è dei nostri, come se Gesù fosse diventato una loro proprietà, o che Giovanni considera che solo quelli che lo seguono hanno questo privilegio.


Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c'è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi.

Gesù non appartiene a nessuno ed è di tutti, come Dio è Padre di tutti. Giustamente fa notare che chi fa del bene invocando il suo nome, certamente parlerà bene di lui e quindi è un amico.


Chiunque infatti vi darà da bere un bicchiere d'acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.

Addirittura Gesù rincalza la dose aggiungendo che se un non credente accoglie e fa del bene a un cristiano, perché è cristiano, riceverà la sua ricompensa. Qual' è la ricompensa non lo so, ma come minimo sarà stimato riceverà un'occasione di amicizia con chi ha aiutato.

Poi Gesù prende le difese dei non credenti, di chi non è discepolo, ammonendo severamente i discepoli affinché stiano molto attenti a non essere loro la causa del loro allontanamento o difficoltà a credere.


Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me,

Piccolo in questo caso è uno che si sta avvicinando alla fede e alla comunità cristiana, ma che ancora non è forte nella fede. Scandalizzare significa fare qualche cosa che lo allontana.


E' molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.

Qui Gesù usa un linguaggio forte, ma che chiaramente non va preso alla lettera, come purtroppo a volte è successo e succede ancora. Chi scandalizza il piccolo in un certo senso lo uccide, perché gli toglie una possibilità di vivere meglio, da qui il dire che è meglio essere morto piuttosto che vivere da omicida.


Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala

Con le mani si può fare del bene o del male. Se vedo che faccio del male è meglio dargli un taglio.


E' meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile.

Gesù non sta parlando dell'aldilà. C'invita a non buttare la nostra vita oggi, nella spazzatura, facendo scelte sbagliate, perché dopo si vive male. La Geènna era il luogo dove si bruciava l'immondizia a Gerusalemme.


E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare nella vita con un piede solo, anziché con i due piedi essere gettato nella Geènna.
Il piede indica quale strada decidi di percorrere durante la tua vita.


E se il tuo occhio ti è motivo di scandalo, gettalo via: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, anziché con due occhi essere gettato nella Geènna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue».

L'occhio è lo sguardo, che può essere benevolo o invidioso, amorevole o cattivo. Sono tutte esortazioni a non fare del male ne a noi stessi, ne agli altri. Abbiamo ricevuto il dono della vita, usiamola saggiamente e puntiamo non solo a non fare del male a nessuno, come tante volte sento dire, ma a fare del bene, anche se questo implica qualche taglio o rinuncia, perché il bene è il bene supremo.


Questo brano di vangelo continua e si conclude con la frase: "Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri".
Questo mi sembra la sintesi di tutto.

E' bene alimentare la nostra fede per vivere in pace, e aiutare gli altri a credere e a trovare la pace.


Buona domenica.