Omelia (03-10-2021) |
don Roberto Seregni |
Una sola carne La domanda dei farisei è maliziosa: a loro non interessa l'opinione di Gesù sul tema del divorzio, solamente vogliono incasellare il maestro, obbligarlo a schiararsi a favore dei conservatori o dei progressisti. Ma Gesù, come sempre, sposta il problema e spiazza i farisei proponendo una prospettiva nuova. È vero: Mosè permise di scrivere l'atto di ripudio e di rimandare la moglie, ma lo fece per limitare i danni. Gesù ci invita a contemplare la scintilla iniziale del progetto creativo del Padre, quell'eccedenza appassionata d'amore che sta all'origine della creazione. L'alleanza matrimoniale, che troviamo nelle prime pagine della Genesi, non rappresenta una nostalgica memoria del passato, ma una profezia feconda per l'oggi. Non si narra di qualcosa che abbiamo definitivamente perso, ma di quello che possiamo vivere e sperimentare nel presente. Nella Genesi, infatti, non si parla delle origini, ma della nostra originalità: siamo creati per amare con lo stesso amore del Padre. Gesù ci ricorda che Dio consegna alla coppia il compito di trascrivere nel mondo il Suo amore fedele, fecondo e appassionato. Questa è la vocazione del matrimonio cristiano, il luogo storico e concretissimo dove si incarna e prende forma l'amore sempre nuovo e trasformante del Padre. don Roberto Seregni |