Omelia (14-11-2021)
don Roberto Seregni
Le mie parole non passeranno

Ogni giorno facciamo l'esperienza drammatica del conflitto fra il bene e il male, percepiamo la fragilità e la bellezza dell'amore che ci abita, sentiamo in noi il desiderio di giustizia e di dignità per tutti, mille domande ci abitano e ci inquietano. Oggi, mentre ci stiamo quasi preparando a chiudere questo anno liturgico, Gesù ci svela che la storia, quella del mondo, la mia, la tua, è nelle mani di Dio e l'ultima parola su di essa sarà il suo trionfo. Tutto l'universo è lanciato verso il trionfo della Croce e della Resurrezione. Questo è il suo fine: la vittoria della vita donata per amore. La sua potenza e la sua gloria sono quella della debolezza della croce, dove il Figlio raggiunge il luogo piú lontano da Dio stesso, perché nessuno si senta piú lontano da lui.
Nulla andrà perduto. Nessun gesto d'amore sarà dimenticato. La venuta del Signore non porterà distruzione, perché quella di Gesù, fino alla fine, è una buona notizia. I nostri poveri cuori masticati dalla vita non cadranno nel vuoto, ma saranno raccolti dal Veniente e consegnati nelle mani del Padre. Lui sa. Lui non dimentica. Non temere.

Ecco il legno piantato sulla collina.
Ecco il Germoglio a braccia spalancate.
É vicino.
É alla porta.
Forse sta già bussando...


don Roberto Seregni