Omelia (21-11-2021)
Missionari della Via


L'anno liturgico "b" termina con questa domenica: noi contempliamo Cristo Re dell'universo. Re dell'uni-verso cioè le cose vanno verso un Uno, le cose vanno verso Gesù. Siamo alla fine delle cose e al fine. Noi dobbiamo aprire il cuore al significato profondo: il termine dell'anno ci fa pensare che le cose finiscono, hanno un termine e queste cose devono rimandare a qualcosa di profondo: il termine della nostra vita. La nostra vita dove va a finire? Se noi non sappiamo dove stiamo andando allora agiamo male! Per questo occorre comprendere che tutti andiamo verso Lui, verso il Re dell'Universo e Lui sarà il parametro della nostra vita! S. Ignazio dice che occorre prendere le decisioni sulla memoria pensando che ne daremo conto! Ogni azioni ha le sue conseguenze.


In questo Vangelo vi è un processo, vi è un dialogo tra Pilato e Gesù. Pilato, uomo di potere, non comprende che tipo di Re è Gesù, uomo dei dolori che ben conosce il soffrire, devastato dalle percosse, umiliato, schernito. Una regalità del genere non è compresa da Pilato, che sa e vive solo di potere terreno. Gesù non smentisce di essere Re, ma Egli è Re non secondo la logica di questo mondo, la sua regalità è oltre, non è secondo un orizzonte umano.

Il potere umano è un sistema di rapporti, di forze, di prevaricazioni che non rende libero nessuno, tutti sono asserviti al potere, tutti sono schiavi, Gesù con la sua regalità che non è di questo mondo è un uomo libero. Noi siamo liberi quando lo seguiamo, quando decidiamo per Dio e non per il mondo. Chi è veramente libero? Chi è importante, chi possiede tutto o chi è libero da tutto? Chi è posseduto o chi è capace di staccarsi?

Ecco, Gesù dice che Egli è venuto nel mondo per rendere testimonianza alla verità e chi ama la verità ascolta la sua voce. Egli ci ricorda che ascoltare Lui è conoscere la verità e questa verità è quella che ci rende liberi! Ascoltiamo tante cose ma domandiamoci sempre: cosa ascoltiamo? E chi ascoltiamo? È vero, la verità ha un prezzo ma questo prezzo è nulla davanti alla libertà che essa ci dà!


Una donna in un bazar vide un bellissimo specchio antico dal costo misero di un dollaro. "Come mai costa così poco?", chiese la donna al negoziante. "Perché ogni volta che uno si specchia, nello specchio compare una verità su quella persona". "Bellissimo!", pensò la donna. Subito provò lei e sullo specchio apparve: "Ricca donna texana!". Lo comprò felicissima e se lo portò a casa. Tutta entusiasta lo fece provare alle sue amiche. Ma non andò come lei pensò. Con la prima: "Ha rubato al supermercato la biancheria intima che indossa". L'amica si indignò e non la volle più vedere. Con la seconda: "È più vecchia di 5 anni di quello che dice": questa si offese e pretese le sue scuse. Con la terza: "Ci sta provando con tuo marito": anche con questa l'amicizia si ruppe subito. Allora la donna, visto che perdeva tutte le amiche, prese lo specchio e lo ruppe. Rompendosi sullo specchio apparve la scritta: "donna che preferisce l'approvazione alla verità".

La verità fa liberi e fa vivere. Ma ha un discreto prezzo!