Commento su Luca 21,25-28.34-36
Stiamo entrando in Avvento, che è l'attesa della venuta di Gesù. Per metterci in questo clima, immaginiamo di trovarci in una famiglia povera, dove arriva una lettera che dice: "Arrivo tra un mese, un bacio, zio Tom." Lo zio Tom è lo zio d'America, ricco e buono. Che cosa succede in questa famiglia? Tutto si mette in movimento; bisogna preparare una buon'accoglienza per fare bella figura. Si parla dell'ultima volta che è venuto, i vecchi raccontano, si crea un clima di festa. Ebbene, tra un mese viene Gesù: come ci prepariamo? Vediamo il Vangelo che la Chiesa ci propone.
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte.
Un inizio che parla di uno sconvolgimento totale, come è successo a noi da quando è arrivato il nuovo virus. Dice addirittura che qualcuno morirà per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere. Stiamo attenti a non smesso di vivere per paura del contagio! Molti hanno grosse difficoltà economiche o familiari, dovute alle restrizioni. Come facciamo ad annunciare il Natale in questo contesto? Ascoltiamo ancora il Vangelo, che significa Buona Notizia.
Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Allora, proprio allora, nel momento della difficoltà. Il Signore viene adesso, quando ne ho bisogno, quando sono angosciato. Come faccio a vederlo?
Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina.
Risollevatevi e alzate il capo. Questo è l'invito che ci fa Gesù. Guardiamo a lui, contempliamo le sue scelte e chiediamogli aiuto. Una persona che sta male, si vede anche dalla sua posizione fisica. Alzarsi, guardare in alto, aprire le braccia, è già un inizio per stare meglio. Contemplare la sua venuta, cominciando da quella storica che ci raccontano i vangeli, per poi scoprire che viene anche oggi per me e per tutti, ci riapre alla vita, ci libera dalla disperazione.
State attenti a voi stessi,
Non dice di stare attenti agli altri. Non perdiamo tempo cercando negli altri la causa del nostro malessere, magari accusandoli. Così facendo faccio solo del male, un male che poi mi ricasca addosso.
State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano sulla faccia di tutta la terra.
In altre parole, Gesù c'invita a non essere distratti, a non vivere come se la vita fosse una semplice passeggiata. La vita è una cosa bella, preziosa. Cerchiamo di evitare di vivere agitati. Quel giorno, di cui parla Gesù, può essere bello o brutto, una buona o una cattiva notizia. La vita è fatta di tanti giorni importanti. Se vivo, se sono presente a me stesso e in comunione con il Signore, saranno sempre esperienze di vita che mi faranno crescere, e apprezzare sempre di più il dono della vita.
Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo».
Ecco la ricetta e la Buona Notizia: E' possibile vivere bene, alla presenza del Signore, coltivando la preghiera, cioè qualsiasi cosa che mi aiuta a rimanere in comunione con il Signore. Può essere la preghiera del rosario come pulire i bagni. L'importante è farlo con Lui e per gli altri. In questo modo, posso sempre rialzarmi.
Qualcuno ha detto: "La vita è attesa, ma l'attesa è vita". Bello.
Vieni Signore Gesù, mandaci dal Cielo, un raggio della tua luce.
Buon Avvento.