Omelia (28-11-2021) |
don Roberto Seregni |
State attenti La madre Chiesa ci chiama a ricominciare il nostro cammino di discepoli con il tempo dell'Avvento. Avvento è sinonimo di attesa, desiderio, preparazione, vigilia, novità... È proprio bello avere ogni anno la possibilità di questo nuovo inizio. Abbiamo la opportunità di ricominciare di nuovo, di mettere nelle mani del Padre i nostri errori e le nostre cadute, e lasciare che questo tempo rinnovi il nostro cammino di discepoli. Il brano di Luca è molto intenso e ci orienta all'attesa finale del Signore glorioso. Un' attesa caratterizzata non dalla paura o dall'angoscia, ma dalla speranza: "la vostra liberazione è vicina". Le ultime parole del libro dell'Apocalisse infiammano di speranza la nostra attesa: "Io vengo presto" (Ap 22,20). Quindi, questo tempo di avvento, non è solo un tempo di preparazione al Natale, ma anche di preparazione alla venuta finale di Gesù. Lui verrà, non si è dimenticato noi. Forse siamo noi, affaccendati e distratti, che ci dimentichiamo di lui, ma lui non si dimentica mai di noi. Luca ci offre un'indicazione molto importante per vivere intensamente questo tempo d'attesa: "State bene attenti a voi stessi". Gesù non dice di stare bene attenti a questa o a quell'altra tentazione, ma "a voi stessi". Siamo distratti, superficiali e a volte viviamo fuori da noi stessi... Il Signore ci vuole attenti per ascoltare la sua voce che interpella il cuore, per riconoscere il suo volto nel volto dei poveri, per non essere indifferenti alle sofferenze dei fratelli, per non rinchiuderci nelle nostre piccole sicurezze. Il nostro cuore è appesantito e l'unico modo ridare bellezza e leggerezza alla vita è mettere Gesù al centro di tutto, mettere ordine nel cuore e dare il giusto tempo alla preghiera, alla lettura della Parola e al silenzio. Buon cammino di avvento. don Roberto Seregni |