Omelia (05-12-2021)
Michele Antonio Corona
Non bruciare i tempi

Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri.
Queste parole pronunciate da Giovanni Battista nel racconto di Luca esortano ad ascoltare la voce del Signore.

Come prepararci anche quest'anno al Natale? Il tempo di avvento si ripropone ciclicamente e si rischia, spesso, di fissare la propria attenzione sulle stesse intenzioni. Quindi, quale potrebbe essere il centro della nostra riflessione in questo avvento? Proporrei: il gusto dell'attesa. Il ritmo della vita e del nostro fare cerca continuamente di annullare ogni attesa.

Pensiamo alla trovata delle rotatorie stradali: servono per snellire il traffico ed evitare le file. La tecnologia si evolve proprio per favorire la velocità e l'immediatezza dei servizi. Non si spediscono più auguri cartacei o lettere, perché l'sms arriva subito e non costa nulla, anche se spesso è anonimo, stereotipato e senza anima. Quando andiamo al supermercato non si attende più la frutta di stagione, poiché trovo tutto e sempre. Non c'è bisogno di attendere la maturazione naturale, è inusuale, anacronistico, nostalgico. Nell'educazione dei figli o dei ragazzi e ragazze occorre forse abituarli a rispettare i tempi e i modi? Ormai no, poiché si può fare tutto da subito. Basta accendere la tv e vedere che non esistono più orari esclusivamente notturni per i film con bollino rosso o giallo, ma si possono vedere anche durante la colazione o nel primo pomeriggio.

Aspettare sembra un verbo ormai inutile, sicuramente fuori moda, possibilmente da dimenticare. Eppure, la natura ci insegna che non è assolutamente così. Uomini e animali non possono accelerare (fino ad ora!) il tempo della gestazione e del parto. La formazione di una nuova vita è ancora soggetta all'attesa, alla pazienza, al rispetto del tempo necessario. Le costellazioni si mostrano e brillano solo quando ciò deve avvenire; le maree alternano i loro moti a tempo debito; sole e luna si avvicendano con precisione; la pioggia irrora la terra quando il cielo viene abitato dalla nubi; i salmoni risalgono la china del fiume in occasione della deposizione delle uova; i maschi degli animali si fronteggiano durante il periodo di fecondità femminile.

Qohelet avrebbe ripetuto: Per ogni cosa c'è il suo momento, il suo tempo per ogni faccenda sotto il cielo (3,1).

Ecco il vero senso del verbo aspettare: saper non bruciare i tempi e sapersi non far bruciare dalla corsa al tempo. Inoltre, tutta la frenesia quasi psicotica per risparmiare tempo a cosa è finalizzata? Quel tempo guadagnato a non fare file, a non attendere il proprio turno, a spicciarci delle cose per cosa lo utilizziamo? Come usiamo il tempo risparmiato?

L'avvento ci aiuti a valorizzare il tempo, a soppesare le nostre corse contro il tempo, a riconoscere il bisogno di darci del tempo. Il segreto sta proprio nel saper preparare i tempi e nel sapersi preparare ai tempi!