Omelia (02-12-2021)
don Domenico Bruno
Il nostro audio quotidiano

Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
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Ieri, nel racconto della moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù ci invitava a saziarci della sua Parola.

Oggi ci fa comprendere il motivo di questa necessità. La nostra vita è travolta ogni giorno da quelle tempeste spirituali che ci disorientano, ci fanno cadere, ci mettono alla prova. La tentazione ha questo compito: farci voltare via in un vortice di distruzione e di morte.

Nutrire la nostra mente della Parola di Dio è il lavoro costante che ognuno di noi deve compiere per restare ancorato alla roccia della nostra esistenza che dovrebbe Cristo, autore e salvatore della nostra vita. Dico dovrebbe perché se non senti il bisogno di nutrirti della Parola di Dio ma ti accontenti di qualche preghiera o devozione, devi chiederti in cosa è davvero ancorata la tua vita?

Restare saldi nella sua Parola, non ci aiuterà certamente evitare la tentazione e il male, ma a saperli combattere scongiurando che ci trascinino nella rovina della tristezza e della morte del cuore e dell'anima.

Ricorda: la preghiera è "la malta" che rafforza il nostro legame alla roccia.

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