Omelia (01-01-2022) |
don Mario Simula |
Sogno e realtà Dio, viandante e pellegrino, cammina assieme ad un piccolo Popolo. Le sue orme sono invisibili e indelebili. Si cancelleranno tutte quelle degli uomini e delle donne della storia. Le sue rimangono e si trasformano, di età in età, in una benedizione solenne, irreversibile, per sempre. E' Dio stesso che desidera, con un amore tenerissimo di Padre, far arrivare la sua benedizione a ciascuno di noi. Così Mosè benedirà il popolo: "Ti benedica il Signore e ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti conceda pace...... e io li benedirò". La benedizione di Dio diventa perenne quando, nella pienezza del Tempo, nasce il Figlio, Salvatore del mondo. Uomo, fratello, amore, dolcezza, perdono. Il Suo Spirito mette sulle nostre labbra la parola più dolce che possa esistere per un figlio: "Abbà, Papà mio Papà nostro". Gesù è la mano immensa della benedizione. Gesù ci benedica mettendosi sui nostri passi. Gesù ci benedica con il corpo, col cuore innamorato, con la sua vita fragile simile alla nostra. Gesù ci benedica rendendo visibile il suo volto di Luce e, in trasparenza, il volto del Padre. Gesù ci benedica con le sue mani da Samaritano che sanno raccogliere dal ciglio della strada il rantolo del dolore e lo trasformi in vino che purifica e in olio che conforta. Gesù ci benedica col suo sguardo che emana dolcezza e si accorge di noi, sempre. Gesù ci benedica con la sua bocca che narra parole di vita e di consolazione. Gesù ci benedica con le sue braccia spalancate ad un'accoglienza che non chiede il resoconto degli sbagli. Gesù ci benedica quando sembra accorgersi soltanto di noi, mentre sta per restituire il suo Spirito sulla croce. Gesù ci benedica donandoci ogni giorno "la Donna" nel cui utero la sua vita è cresciuta come in una zolla privilegiata. Gesù ci benedica affidandoci la Madre e donandoci come Madre, sua Madre, Maria di Nazareth. La Madre, mia madre! Lei ci genera diventando per noi augurio materno felice, irresistibile di beatitudine. A Maria facciamo l'augurio di felicità per il Bambino appena nato, sorridente fra le sue braccia e nel volto di Giuseppe. Maria parla sognando e augurando: Vivi la gioia dei pastori, come la sa distillare il loro cuore semplice e buono. Cerca in te la loro prontezza amorosa e incontenibile per incontrare il Bambino. Sperimenta il bisogno irresistibile di raccontare quello che hai visto e l'amore che fiorisce in te. Canta con le tue labbra il canto della gioia e della lode, per tutto quello che hai visto, udito e vissuto. Attendi sempre con stupore la manifestazione dell'amore. Anche quando non comprendi tutto, custodisci nel cuore. Anche quando ti perdi, rientra nel cuore. Anche quando sbagli, affidati al pentimento del cuore. Medita continuamente nell'anima tutte le meraviglie compiute in te dal Signore: quelle che comprendi e quelle che non riesci ancora a decifrare. Sii sempre figlio. Se scappi da "casa", sentiti sempre figlio atteso per amore. Se smarrisci la casa, ricordati, come figlio, che la porta rimane sempre spalancata per te. Non dimenticare mai che io sono una Madre che sa piangere in silenzio, che soffre senza lamenti, che gode con intramontabile speranza, che ama con un cuore che sa custodire anche il tuo cuore. Cerca sempre il tuo "Abbà-Dio", il tuo amato del cuore Gesù, l'Amore-Fuoco: lo Spirito Santo. Non ignorare mai ogni uomo e ogni donna, ogni padre e ogni madre, ogni fratello e sorella. Non dimenticarti mai di Me, Madre donata a te da Dio. Piena di memoria. Inondata dalla tua storia. Tenera e dolce. Sia che tu soffra sia che gioisca. Io ricordo benissimo i giorni e le notti della culla. Le mie braccia saranno instancabilmente le tue braccia. Il mio cuore batterà intensamente e sempre accanto al tuo cuore. Gesù, scoppio di stupore e di amore. La tua benedizione risuona come il silenzio sottile incantato dell'universo. Come è vero che io, povero, fragile, ti sto a cuore fino a permettermi di occupare e gustare tutto il tuo amore. Gesù, la tua benedizione è un canto da innamorati. Gesù, le tue parole scaturiscono dal cuore dell'unico nostro Abbà. Gesù, non vuoi dimenticarti di nessuna cellula della mia persona: tutto in me deve essere benedetto da Te. Gesù, mi sento nelle Tue mani. Il mio nome è scolpito nella Tua memoria. La mia vita ha il profumo della Tua vita. Gesù, riesco solo a contemplarti, anche chiudendo gli occhi perché sempre vedo la luce del Tuo volto. Gesù, ad un tratto dai voce a Tua Madre. La sua voce è soave, il suo abbraccio riscalda, il suo seno nutre, la sua presenza scaccia la paura. Gesù, a lei affidi il cammino che apri davanti ai miei passi. Me lo indica lei. Me lo indichi Tu. Insieme, tenendomi per mano, cammino con voi. La Luce di Dio è sempre all'orizzonte. |