Omelia (01-01-2022)
padre Gian Franco Scarpitta
Con Maria il tempo dell'Eternità

Con l'incarnazione di Dio in un Bambino l'eternità è entrata nel tempo e, nella persona dello stesso Dio Uomo che è Gesù Cristo, si è sottomessa alla provvisorietà, alle scadenze e ai cicli temporali dei giorni e dei mesi. Per questo è molto significativo che oggi festeggiamo il Capodanno mentre ancora viviamo la Festa del Natale: il Verbo di Dio, fattosi uomo oltre ad assumere una famiglia terrena, un popolo, una generazione, ha assunto in pieno una determinata epoca vivendo anch'egli la stessa misurazione del tempo e dell'età propria dei suoi contemporanei. Sebbene in lui risieda tutta la pienezza della divinità e sebbene sia a capo di ogni Principato e di ogni potestà (Col 2, 9 -10) e generato prima di ogni creatura perché per mezzo di lui tutto è stato creato (Col 1, 16 - 17) ha voluto percorrere il nostro stesso tempo pur appartenendo a lui i secoli e l'eternità.
Ci accompagnerà quindi Gesù nel corso di tutte le giornate dell'incipiente anno 2022, infondendoci fiducia e speranza che possiamo superare definitivamente la crisi da coronavirus sia grazie ai ritrovati scientifici e ai progressi della medicina, sia per merito di una radicale conversione da parte di tutti che si traduca in una seria presa di coscienza delle proprie responsabilità, Che il virus stesso, che afferma papa Francesco nella sua preghiera, costituisca per tutti un monito all'umiltà e alla conversione, per un serio ravvedimento.
il tempo che Dio incarna in Cristo non è solamente lo spazio cronologico, ma comprende anche il congiunto delle esperienze e del vissuto dell'umanità, riguarda il progresso e la maturazione che si realizzano non senza la pazienza e la costanza, lo sviluppo e il progredire singolare e collettivo. Il tempo che assume Gesù è l'ambito della creatività umana e delle innovazioni, nella fiduciosa speranza che determinati artefatti della tecnica, come i robot o la tecnologia, non si sostituiscano all'uomo rendendolo succube e ricettivo, ma costituiscano piuttosto un aiuto alla sua crescita e alla promozione di nuove risorse a fini di bene. Così pure, il tempo a cui viene a sottomettersi Dio fatto uomo è quello che potrebbe anche segnare la fine della nostra specie o almeno la nostra disfatta, perché segnato dalla crisi ecologica e dal riscaldamento globale del pianeta con conseguenze sempre più inquietanti.
L'eternità che è entrata nel tempo e lo ha assunto fino in fondo possa orientarci nella vita eterna, non soltanto in relazione al nostro futuro oltre la vita presente, ma anche perché possiamo fare del nostro stesso tempo una dimensione di eternità. Non senza l'impegno di ciascuno.
Con l'inizio del nuovo anno, il Natale del Bambino Divino ci invita a gettare uno sguardo su Maria, sua Madre, che merita di essere contemplata con un'attenzione particolare.
Ha concepito Gesù nella carne, ma non è sufficiente definirla Madre di Gesù: poiché questo Gesù è il Figlio di Dio, il Verbo che si fa Uomo senza cessare di essere Dio, Maria è a pieno titolo Madre di Dio Teotokos e non Cristotokos. Non perché sia per natura superiore a colui che è il suo Creatore e Signore, non perché da creatura vanti dei vantaggi di superiorità o di maggior merito nei confronti dell'Altissimo. Maria è pur sempre una creatura, limitata e circoscritta davanti al suo Signore al quale rende lode e omaggio. Tuttavia, in ragione del mistero dell'Incarnazione del Verbo che in forza dello Spirito è stato concepito Uomo nel suo grembosenza sminuire la propria divinità e grandezza, non può che essere definita Madre di Dio. Se infatti Dio, prendendo forma umana è vero Dio e vero Uomo, Maria è Madre di Gesù in quanto Uomo e in quanto Dio e questa maternità, sebbene insolita e straordinaria non può essere smentita o contestata. Del resto, anche Elisabetta, al sopraggiungere di Maria in seguito all'annunciazione dell'angelo, non esita a definirla "la madre del mio Signore"(Lc 1, 48), la madre cioè del Messia Verbo Incarnato di cui il Battista suo figlio sarà il precursore. Come abbiamo osservato in precedenza, a Dio nulla è impossibile. Neppure che una donna sia sua Madre e che questa sia a sua volta "figlia del tuo Figlio" (Dante Alighieri).
Maria come Madre di Dio estende la sua intercessione anche nei nostri confronti e lo stesso appellativo di Madre divina è allusivo che la sua maternità è espressione dell'amore stesso di Dio verso di noi. Anche Maria è una donna del nostro tempo in quanto ha saputo assimilare il suo, senza riserve e in profondità, vivendone l'attualità e il presente in condizioni non sempre favorevoli.
Avvaliamoci anche della sua protezione materna nei percorsi di questo nuovo Anno.

AUGURI A TUTTI DI BUON ANNO 2022