Omelia (10-01-2022)
don Domenico Bruno
Il nostro audio quotidiano

Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo».
Passando lungo il mare di Galilea, vide Simone e Andrea, fratello di Simone, mentre gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. Gesù disse loro: «Venite dietro a me, vi farò diventare pescatori di uomini». E subito lasciarono le reti e lo seguirono.
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«Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino»: è con queste parole che l'evangelista Marco inaugura il suo Vangelo e anche il tempo ordinario nel quale siamo entrati.

Eccoci all'inizio di un tempo liturgico e anche, da discepoli, all'inizio della sequela del Maestro nella sua missione, quella di annunciare con parole e gesti la vita del regno che già viviamo qui sulla terra.

L'invito alla conversione passa in concreto con il credere nel dono di Dio, un dono gratuito dalle tante sfaccettature, che si rivela nella misura in cui sappiamo accoglierlo e ci lasciamo trasformare tanto da riconoscere sempre più il volto del Donatore.

Ecco che Gesù si fa vicino alla quotidianità di alcuni uomini, Pietro e Andrea, Giacomo e Giovanni, tanto che «subito» conoscono nel loro essere la porta di ingresso al regno, ovvero ad una vita piena e compiuta. Oggi, non ci è chiesto di cambiare quello che facciamo, ma di pescare dentro di noi il nostro essere figli di uno stesso Padre.

- E, tu, quanto apri il tuo cuore all'amore trasformante di Dio?

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