Omelia (11-11-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento a Lc 17,33 Dalla Parola del giorno "Chi cercherà di salvare la propria vita la perderà, chi invece la perde la salverà". (Lc 17,33) Come vivere questa Parola? "Mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano...": Gesù biasima la noncuranza incosciente degli uomini superficiali asserragliati nelle loro false sicurezze, rammentando due tristi pagine di storia biblica, ai tempi di Noè e di Lot quando il diluvio e il fuoco li "fece perire tutti". Obiettivo: mettere in guardia i discepoli dal disimpegno e dalla spensieratezza che contraddistinguono "le brigate dei buontemponi" (Ger 15,17), già bacchettate dal profeta Geremia e più tardi da Amos: "Guai agli spensierati di Sion e a quelli che si consi-derano sicuri sulla montagna di Samaria!" (Am 6,1). Cosa vuol dirci Gesù? Certamente non intende iniettare tristezza ansia o sfiducia. Tutt'altro! Il suo discorrere è in ordine alla vita e alla gioia, ammonendo in tal senso chi vive dimentico di Dio e totalmente assorbito dai beni materiali. Costui s'illude di afferrare, godere e possedere la sua vita. Ma così facendo, totalmente concentrato su di sé e sui suoi interessi, finisce per perderla, quando meno se lo aspetta. Che fare dunque? Imparare a 'perdere la propria vità che, come suggerisce l'apostolo Paolo, significa "rinnegare l'empietà e i desideri mondani e vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo" (Tt 2,12-13). Oggi, nel mio rientro al cuore, chiedo al Signore di dilatare i miei orizzonti perché non siano circoscritti soltanto a ciò che vedo, che faccio e che possiedo, ma si aprano a Lui e ai beni eterni che ha preparato per me, perché ne goda in purezza di visione dopo aver attraversato fedelmente lo spazio e il tempo della mia piccola storia. Con tutto il cuore ti cerco, Signore: non farmi deviare dalla via della vita. La voce di un rappresentante dello Spiritualismo francese tra le due guerre Bisogna che l'anima spezzi tutti i legami che la uniscono alle cose finite per scoprire l'inifnito, che si distacchi dall'apparenza per trovare l'essere, e dall'io per trovare Dio. L. Lavelle |