Omelia (13-03-2022) |
Missionari della Via |
La prima domenica di Quaresima ci ha presentato Gesù faccia a faccia con la tentazione; oggi ci è offerta la sua trasfigurazione, anticipazione della gloria della risurrezione. Ci viene così ricordato il fine del cammino quaresimale e di tutta la nostra vita: contemplare il Signore nella gloria ed essere partecipi della sua gloria! Gesù ha appena annunziato ai suoi discepoli, per la prima volta, la sua prossima passione: «il figlio dell'uomo deve soffrire molto, essere rifiutato, venire ucciso». E subito, dentro quel momento di oscurità, ecco il bagliore di una luce inattesa: volto e corpo trasfigurato, appaiono Mosè ed Elia che dialogano con Gesù. Gesù vuole che si imprima bene questa scena nel cuore dei discepoli, perché a suo tempo possa aiutarli ad affrontare lo scandalo della croce e a rileggerla alla luce della sua risurrezione. Illuminati dallo Spirito Santo, capiranno che non si è trattato di un incidente di percorso ma della tappa definitiva del dono di sé, volontariamente scelta dal Signore. Doveva amarci sin lì e proprio lì, paradossalmente, si rivela la sua gloria. Luca non usa il termine "trasfigurazione", fraintendibile nel mondo greco: parla di un "cambiare aspetto" che avviene mentre Gesù prega. Abbiamo qui una chiave preziosa anche per noi: «La preghiera infatti raggiunge il suo culmine e perciò diventa fonte di luce interiore quando lo spirito dell'uomo aderisce a quello di Dio e le loro volontà si fondono quasi a formare un tutt'uno» (Benedetto XVI). Sì cari amici, «pregare trasforma. Pregare cambia il cuore, tu diventi ciò che contempli, ciò che ascolti, ciò che ami, Colui che preghi: è nel contatto con il Padre che la nostra realtà si illumina, e appare in tutta la sua lucentezza e profondità» (p. E. Ronchi). In questo tempo forte, ripartiamo dal riscoprire l'esperienza della preghiera, respiro dell'anima, luogo dove "respiriamo Dio" e il suo amore per noi". Allora scopriremo sempre più quanto "sia bello essere qui con Te" e come la vita e le scelte vengono illuminate di una luce nuova, proprio come dice un Salmo: «alla tua luce Signore, vediamo la luce» (Sal 36,10). |