Omelia (14-03-2022)
don Domenico Bruno
Il nostro audio quotidiano

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.
Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

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La prima lettura di oggi (cfr. Dn 9,4b-10) ci ricorda che il peccato è un atto di ribellione a Dio, cioè quando sappiamo ciò che Dio vorrebbe che facessimo o non facessimo, ma decidiamo di operare l'esatto contrario. Il motivo per cui facciamo questa scelta non giustifica, né attenua, il male che abbiamo deciso di fare. Perché ogni volta che facciamo qualcosa che sappiamo non essere in linea con quello che il Signore ci ha insegnato, comunque è male, è peccato.

Ma Dio conosce i nostri limiti, le nostre piccolezze, per questo ci usa sempre misericordia, ovvero si piega sulle nostre miserie e ci abbraccia per dirci ancora: io ti amo, mi fido di te, ancora credo in te. Per sperimentare questa misericordia abbiamo a disposizione i sacramenti e in particolare quello della confessione dove il perdono per mezzo delle mani e delle parole del sacerdote ci trasmette il perdono e l'amore del Padre.

Per questo il Signore nel Vangelo dice: Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
Solo chi si sente amato e perdonato, saprà sempre amare e perdonare a sua volta.

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