Omelia (13-03-2022) |
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie) |
Commento su Lc 9,28-36 La prima impressione leggendo il vangelo di oggi è quella di inadeguatezza davanti al mistero: un po' come Pietro, Giacomo, Giovanni che oppressi dal sonno, quasi non riescono a cogliere quello che sta avvenendo. E invece sta accadendo qualcosa di speciale, qualcosa che, se abbiamo il coraggio di svegliarci dal sonno, può cambiare la nostra vita, può trasformare il mondo che ci circonda, come è stato trasformato quello dei tre discepoli. "La Trasfigurazione è una esperienza che è data di vivere anche a uomini e a donne come noi che confrontati con lo scandalo della croce, del male e della morte, diventano capaci - grazie alla promessa che ci viene dal Vangelo - di scorgere tenui raggi di luce che pure già filtrano attraverso le pareti spesse della realtà che ci circonda." (A.Savone) Tenui raggi di luce che attraversano le tenebre. Anche in momenti come quello in cui stiamo scrivendo: l'ombra nera della guerra che si stende sull'Europa, un'oscurità che scende su tanti, una sensazione di soffocamento della speranza. Tenui raggi di luce: ma da dove provengono? C'è qualcosa di diverso, qualcosa di altro che sentiamo dentro di noi. Anche in tempi bui come quelli odierni, l'uomo è capace di Altro... Gesù sul monte ci fa comprendere la bellezza dell'Amore vero. Per quanti peccati, nefandezze l'uomo sia capace di commettere Dio non cessa mai di farci capire a che cosa siamo chiamati. Dobbiamo solo fidarci di Lui. C'è altro, siamo capaci di altro: questo è l'annucio della Trasfigurazione, è il grido che si alza dal volto di Gesù che diventa Altro, per noi, per tutti noi. Tenui raggi di luce: anche in mezzo alla paura ed allo smarrimento, possiamo non smarrire il cammino perché il volto di Gesù è luminoso, dobbiamo solo non perderlo di vista, dobbiamo fidarci e scoprire il nostro vero volto, perché anche il nostro volto è Altro, quello pensato da Dio a sua immagine e somiglianza. Tenui raggi di luce, attraverso i quali diventiamo capaci di scorgere la vera bellezza, quella di uomini che sono capaci di prendersi cura degli altri, di farsi carico del dolore dei fratelli: "La bellezza che salva il mondo è l'amore che condivide il dolore". Tenui raggi di luce che filtrano attraverso magari pareti spesse, fatte da indifferenza, da fallimenti, da delusioni. Solo Dio vede come siamo realmente al di là di ogni tenebra e peccato. Ma occorre saper aspettare, rimanendo nell'ascolto come Gesù che sale sul monte a pregare, perché: "... la preghiera non muta Dio ma trasforma noi, eppure ce ne dimentichiamo facilmente, perché la forma di preghiera pagana che vuole parlare a Dio, che vuole piegarlo ai nostri desideri, sta nelle nostre fibre di creature fragili e bisognose, pronte a fare di Dio colui che può sempre dirci "sì". Gesù invece non prega così, perché sa che è lui a dover dire "sì" a Dio, non viceversa." (E.Bianchi) Tenui raggi di luce, anche in mezzo alla nebbia, perché il sole continua ad esserci anche quando non lo si scorge, perché nessuno lo può spegnere.
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