Omelia (04-12-2001)
Casa di Preghiera San Biagio FMA


Dalla Parola del giorno
Un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo Spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di timore del Signore.

Come vivere questa Parola?
Un germoglio, un virgulto che spunta da un albero che è vecchio e sembra senza vita, eppure affonda le radici nel mistero dell'amore di Dio. Si tratta dell'albero-dinastia di Davide da cui, ecco, è espresso il misterioso venire del Salvatore. Questo periodo d'Avvento coltiva in noi il clima del desiderio, dell'attesa. Tutta la più profonda sete dell'uomo, anche oggi, infatti è sete della sua venuta. Proprio perché su di lui è lo Spirito del Signore con gli incomparabili suoi doni, noi ci protendiamo a lui. Venga e rechi anche a noi il dono della Sapienza dell'intelligenza, del discernimento e della fortezza e di quel santo timore che, lungi dall'infondere la paura di Dio, mette nel cuore un delicato desiderio di evitare tutto quello che può non piacergli ed essere in conflitto con la sua natura che è Amore. Ciò che ci è promessa è anche la conoscenza del Signore di cui abbiamo tanto bisogno per vivere con lui un rapporto profondo di fiducia, che coinvolga e trasfiguri tutta la nostra vita.

Oggi mi soffermo a contemplare il mistero dell'Incarnazione come la realtà più grande della storia, l'unica vera risposta alle urgenze del cuore umano. Anche del mio, del nostro così bisognoso di salvezza. Verbalizzerò:

Vieni Signore Gesù! Fa' che io viva la tua incarnazione aprendomi alla Sapienza dello Spirito e agli altri suoi doni che danno senso alle mie giornate e le trasfigurano.

La voce di un poeta
Veramente, Signore, la miglior prova della nostra dignità è questo ardente singhiozzo che rimbalza, di età in età, per infrangersi ai confini della tua volontà di salvezza.
Baudelaire