Omelia (10-04-2022)
padre Paul Devreux


Oggi, in questa festa delle Palme, contempliamo Gesù che entra in Gerusalemme come un re mite, che non ha nessuna intenzione di fare guerra per prendere in mano il potere, ma contempliamo anche quell'asino che porta Gesù. E' grigio, cocciuto, è un asino, ma porta Gesù; e questo è quello che conta. Quell'asino siamo noi, con tutti i nostri difetti, ma ciò che conta è che portiamo Gesù alla gente e nel mondo.

Ma oggi leggiamo anche la Passione di Gesù. Spettacolo per i curiosi, ma anche per noi, che vogliamo capire perché Gesù ci si è sottomesso.

Abbiamo Erode, che rappresenta coloro che cercano in Gesù uno che fa miracoli, e che rimane deluso, come tutti quelli che vogliono miracoli da Gesù. Rimangono delusi e perdono quel poco di fede che hanno.

Abbiamo il Cireneo, che si trova per caso a dover dargli una mano. Sono tanti quelli che facendo del bene, collaborano al regno di Dio, pur non conoscendo Gesù.

Gesù prega il Padre, di perdonare tutti, perché non sanno quello che fanno; e in effetti, quando pecchiamo, spesso lo facciamo senza renderci conto del male che facciamo.

Mi piace soffermarmi a contemplare i due malfattori, crocifissi con lui. Uno lo insulta dicendo: "Non sei il Cristo? Salva te stesso e anche noi." Senza rendersi conto che è proprio quello che sta facendo. Salva se stesso dalla tentazione di farsi vedere potente, scendendo dalla croce. Ma salva anche loro aiutandoli come può, perché Gesù è li sopratutto per loro due.

Li aiuta proprio standogli accanto e lasciandosi insultare, prendendo cosi su di se un pà del loro malessere. Quando sto male, è facile che mi arrabbio con qualcuno, e gli butto addosso il veleno che ho dentro. Gesù se lo prende. Sembra quasi che è andato in croce proprio per stare accanto a quei due, e per aiutarli, lasciandosi insultare. Questo significa concretamente prendere su di se il peccato del mondo e pagare per noi, per aiutarci.

Uno dei due, ad un certo punto, si rende conto che ha vicino a se un personaggio eccezionale, che è li per loro, per aiutarli. Questa scoperta è cosi forte che riesce a fargli credere l'incredibile: Quest'uomo, moribondo accanto a me, è in grado di darmi un futuro! Capisce che un amore cosi grande non solo non può morire, ma è in grado di trasmettergli una vita nuova.

Penso che questi due ladroni mi rappresentano tutti e due.

Signore grazie per la tua Passione, che hai vissuto e vivi per me e per tutti.

Buona settimana santa.