Omelia (13-12-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Io sono il Signore tuo Dio che ti tengo per la mano destra e ti dico: "Non temere, io ti vengo in aiuto". Come vivere questa Parola? La colletta della Messa di oggi dice: "Risveglia, o Dio, la fede del tuo popolo perché prepari le vie del Tuo unico Figlio". Questa parola di Isaia infatti ci aiuta risvegliare la fede in quelle profondità del cuore dove credere davvero significa fidarsi pienamente del Signore. Un Dio che dice al suo popolo, al tempo dell'esilio, ma anche a me in questo tempo di eclissi dei valori: "Ti tengo per la mano destra". Dunque Lui no, non si "eclissa", non mi lascia solo nello sconcerto dell'ora presente. Sulle paure che possono asserragliarsi nel mio cuore, il Signore pronuncia quel: "Non temere, io ti vengo in aiuto". Senza squalificare ogni mia iniziativa e volontà e capacità buona, Egli mi presta man forte. Risuona anche per me il "Non temere" che ha dato a Mosè il coraggio di presentarsi al faraone a chiedere la liberazione del suo popolo. Risuonano tanti "Non temere", fino a quello pronunciato dall'Angelo, in nome di Dio, a Maria. E' questo "Non temere", legato al senso profondo del "Mistero dell'Incarnazione", ciò che può sconfiggere, anche oggi, il buio di tante mie e nostre situazioni. Oggi, passerò il tempo della mia pausa contemplativa, a ringraziare con cuore semplice, pieno di fiducia. Verbalizzerò: Grazie a Te, mio Signore, mia forza, mio canto. Vieni Gesù, vieni! Maranatha! La voce di pastore dei nostri tempi Abbiamo forse vissuto e magari vivremo ancora momenti duri, ma abbiamo la certezza che Dio non ci ha mai lasciato, che Dio è fedele a se stesso. Il Signore ci consoliderà sulla roccia del suo amore, ci aiuterà a credere che ci sta preparando a cose grandi, di cui non dobbiamo temere, continuerà ad operare in noi con forza e ad allargare il nostro cuore agli orizzonti di Dio e di tutta l'umanità. Carlo Maria Martini |