Omelia (17-12-2001) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Oracolo dell'uomo dall'occhio penetrante; oracolo di chi ode le parole di Dio e conosce la scienza dell'Altissimo, di chi vede la visione dell'Onnipotente, e cade ed è tolto il velo dai suoi occhi. Io lo vedo, ma non ora, io lo contemplo, ma non da vicino: Una stella spunta da Giacobbe e uno scettro sorge da Israele. Come vivere questa Parola? Questo oracolo non è che la trasformazione di una maledizione in benedizione da parte di Dio che, come vince lo strapotere delle armi, così è in grado di dominare le forze dell'occultismo e della magia. Balak, nemico di Israele, fa venire da lontano il celebre indovino. Vorrebbe che Balaam maledicesse Israele perché ha paura di questo popolo e vorrebbe distruggerlo tramite il maleficio della maledizione. Ma la volontà del Signore piega le forze del male. Dalla bocca dell'indovino escono parole ammirate, parole di benedizione. Non solo: Balaam, con l'occhio reso penetrante dallo Spirito di Dio, vede sorgere una stella e, a suo modo, profetizza la venuta del Salvatore: la benedizione per eccellenza non su Israele soltanto, ma su tutto il genere umano. Oggi, nel mio rientro al cuore, chiedo al Signore la forza penetrante dello sguardo interiore, illuminato dal suo Spirito. Chiedo di essere guidato da questo Spirito perché tutto quello che penserò e farò in questa giornata sia benedizione: un benedire Dio grande e buono che viene in Gesù a salvare, un benedire quanti mi circondano: oggetto di questa storia di salvezza. La voce di uno scrittore spirituale contemporaneo Per fortuna si incontra ancora qualche pazzo (qualche saggio!) che ha l'audacia di porre dei gerani alla finestra, di contemplare le stelle, di cantare e piangere senza nascondersi e anche, sì, di esultare davanti a Dio a causa della sua immensa gloria. E tutto questo non è benedizione? Louis-Albert Lassus |