Commento su Gv 15,20- 21
«Ricordatevi della parola che io vi ho detto: "Un servo non è più grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Ma faranno a voi tutto questo a causa del mio nome, perché non conoscono colui che mi ha mandato».
Gv 15,20- 21
Come vivere questa Parola?
Dopo averci dichiarato il suo amore e la sua amicizia nei Vangeli dei giorni precedenti, Gesù ci prospetta un futuro doloroso. Ci avverte che il destino di un vero credente è identico al suo. Se è stato perseguitato Lui, lo saremo anche noi. "Attenzione però alle trappole che possono insinuarsi nel nostro cuore... Non sempre infatti si è perseguitati a causa del nome del buon Dio. Qualche volta, infatti, se veniamo odiati è causa nostra e del nostro comportamento non troppo evangelico". Certamente il contesto attuale non risulta facile e accogliente per chi vuole seguire il Maestro e il suo Vangelo senza compromessi. L'amore generoso verso i poveri; l'accoglienza dei diversi; la sobrietà di vita; la sopportazione di chi non ci stima o di chi ci rifiuta. E' evidente che Seguire Gesù non è molto comodo oggi. Tuttavia c'è una forza e un coraggio che ci viene dalla speranza. E' lo stesso Signore che ce lo conferma "Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?". Che meraviglia però, pensare di essere stati scelti da Lui, che ha donato la vita per noi. Allora, chiediamo al buon Dio di aumentare la nostra fede, di darci sempre più coraggio, di non farci intimorire o piegare dalle parole ostili che il mondo ci riserva.
O Padre, che ci hai saziati, nella tua mirabile grazia concedi a noi, illuminati dalla verità del Vangelo, di edificare la Chiesa con la testimonianza della vita. Per Cristo nostro Signore. (Preghiera dopo la comunione)
La voce che viene da lontano
"I cristiani] Amano tutti, e da tutti sono perseguitati. Non sono conosciuti e sono condannati; si dà loro morte, ed essi ne ricevono vita. (...) Maltrattata nei cibi e nelle bevande l'anima si raffina; anche i cristiani maltrattati, ogni giorno più si moltiplicano. Dio li ha messi in un posto tale che ad essi non è lecito abbandonare".
Dalla Lettera a Diogneto
Sr Graziella Curti FMA - vicaria.bonvesin@gmail.com