Omelia (23-11-2005) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento Luca 21,12-19 Dalla Parola del giorno Io vi darò lingua e sapienza a cui tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere. Come vivere questa Parola? Lo svolgersi della storia è segnato dalla continua lotta tra il bene e il male. Il cristiano non può esimersene. Deve far fronte. Anzi deve prendere posizione. Eppure quello che emerge anche da queste pagine di sapore apocalittico è l'esortazione a una grande fiducia. Non c' da tormentarsi circa quello che dobbiamo pensare e dire. Le ragioni del male hanno, sostanzialmente, un'intrinseca debolezza. Mentre le ragioni del bene sono sostenute dalla Parola stessa del Signore. Non so che cosa pensare di questo che sta accadendo. Non so che cosa dire per chiudere la bocca di chi si schiera per la mentalità di questo mondo. Ecco, non temere! Se resti fedele a contattare la Parola, ad adorare Cristo nel tuo cuore, se sei sensibile e docile allo Spirito con delica-tezza di coscienza, no, non temere. Troverai in te, nel tuo cuore e nella tua mente illuminati e guidati dallo Spirito, la luce del retto pensare e del retto parlare. Anzi, dentro il contrasto, la derisione a volte e perfino la persecuzione, tu avrai modo di essere "testimone" di Dio, della verità, del bene. E, bada a ciò che Gesù dice poi: "Neppure un capello del vostro capo perirà". E l'espressione metaforica sta ad esprimere che Dio viene sempre nella vita di quelli che si fidano di Lui. Non c'è nulla che venga a nuocere a tal punto da non lasciar spazio all'azione del Signore della vita, della positività, di un Bene che – ce ne accorgiamo subito o no – por-ta sempre vittoria: in profondità e in durata. Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascio emergere tutte le ventate di pessimismo che, anche attraverso i mezzi di informazione, attraversano, oggi, il mio vivere. Chiedo allo Spirito Santo di "filtrare" tutto attraverso questa Parola di certezza e consolazione. Signore, anche nelle prove più ardue, fammi rimanere aggrappato a te. Sono certo che tu mi ispiri i pensieri, le parole, i gesti che contano. So che mi ripeti: "Io sono con te" per salvarti. La voce di un Padre della Chiesa Vuoi conoscere come i martiri rendono testimonianza per la virtù dello Spirito Santo? Ascolta allora quanto dice il Salvatore ai suoi discepoli: Quando vi trascineranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non datevi pensiero del modo come vi difenderete o di che cosa dovete dire, giacché lo Spirito Santo vi insegnerà, in quel momento, come bisognerà parlare (Lc 12,11-12). Sarebbe infatti impossibile rendere testimonianza a Cristo, se non la si rendesse nello Spirito Santo. Cirillo di Gerusalemme |