Omelia (29-11-2005)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento Luca 10,21-24

Dalla Parola del giorno
Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete.

Come vivere questa Parola?
Quante volte è affiorata nel nostro cuore un po' di "invidia" per i contemporanei di Gesù. Essi hanno potuto vederlo, ascoltarlo, toccarlo... Beati loro! Gesù ribatterebbe: "Beati piuttosto coloro che pur non vedendo, credono!". Una contraddizione? No! Una precisazione. Guai a lasciarsi irretire dai sensi, quasi fossero l'unica via per realizzare un incontro profondo con l'altro! "Non si vede bene che con il cuore" fa dire Saint Exupery a un suo personaggio. Ed è vero! Purtroppo, oggi, le molte sollecitazioni che ci vengono dai mass-media ci hanno disabituato ad andare oltre ciò che è tangibile. Tutto deve passare al vaglio dei sensi per essere accolto. E le relazioni diventano superficiali, labili, incapaci a resistere al più piccolo urto. Così a livello umano, così nell'ambito della fede, dove il rapporto con Cristo è determinante. Egli è con noi "tutti i giorni fino alla fine dei tempi". Eppure stentiamo a riconoscerlo. Ci siamo fermati qualche volta a fissare l'Ostia consacrata che il sacerdote ha deposto nelle nostre mani? È Lui! E quel fratello che implora un po' di attenzione, uno spazio nel nostro cuore? È ancora Lui! Ed è Lui nella Chiesa, Lui che ci viene incontro in quello che viviamo... Lui, sempre Lui. Possiamo ancora dire in tutta onestà: non l'ho visto, non l'ho incontrato, non ne ho udito la voce? Oppure dobbiamo umilmente riconoscere che quando ha bussato alla nostra porta eravamo distratti, eravamo altrove, perché poco abituati a rientrare in noi stessi?

Oggi, nella mia pausa contemplativa, rientrerò in me stesso, immergendomi nel silenzio. E là cercherò il Suo volto, facendo memoria dei Suoi passaggi nella mia vita. Quindi, lentamente, ripeterò come dette a me le parole di Gesù: "Beati gli occhi che vedono ciò che tu vedi".

Signore, tu non sei un passante occasionale. Bussi spesso alla mia porta perché vuoi entrare a "cenare" con me. Sì, sei l'amico, lo sposo che chiede per dare amicizia e amore. Perdona tutte le volte che non mi sono fatto trovare in casa, perso dietro le mille vuote sollecitazioni che ogni giorno mi bombardano, e donami un cuore vigile, capace di ascoltarti e di accoglierti.

La voce di un Dottore della Chiesa
Fate il possibile per stare sempre accanto a Gesù. Se vi abituerete a tenervelo vicino ed Egli vedrà che lo fate con amore e che cercate ogni mezzo per contentarlo, non solo non vi mancherà mai, ma, come suol dirsi, non ve lo potrete togliere d'attorno. L'avrete con voi dappertutto e vi aiuterà in ogni vostro travaglio. Credete forse che sia poca cosa aver sempre vicino un così buon amico?
S.Teresa di Gesù