Omelia (05-12-2005)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Is 35,4

Dalla Parola del giorno
Dite agli smarriti di cuore: "Coraggio! Non temete: ecco il vostro Dio, giunge la vendetta, la ricompensa divina. Egli viene a salvarvi".

Come vivere questa Parola?
Tutta la prima lettura, tratta dal profeta Isaia, è un canto di speranza, un invito alla gioia: "Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa". In effetti ciò che può vincere lo smarrimento in cui a volte cade il nostro cuore è questa sola certezza: "il Signore viene", farà vendetta del male che ha tentato di prevaricare. Il Signore Gesù viene a salvare! È interessante però fare attenzione allo stretto legame tra queste promesse della prima lettura e quanto ci fa sapere, oggi, il Vangelo. C'è un paralitico che viene guarito. Ma quel che sorprende tutti i presenti è la parola di Gesù: "Uomo, ti sono rimessi i peccati". "Costui bestemmia!" pensano i farisei. E Gesù, leggendo nel loro cuore, interpella loro e noi: "Che cosa è più facile dire: ti sono rimessi i tuoi peccati, o dire: Alzati e cammina? Ora, perché sappiate che il Figlio dell'uomo ha il potere sulla terra di rimettere i peccati: io ti dico – esclamò rivolto al paralitico – alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua". Ecco, il punto sta qui: spesso lo "smarrimento del cuore" è legato a qualche paralisi interiore: paralisi di fede, paralisi nei nostri rapporti che non sono di accettazione di noi e dell'altro, paralisi nel rifiuto a essere e a fare come vuole Dio. Ma la gioia è la certezza che il Signore ci vuole sciogliere dalle nostre paralisi. Purché crediamo, ci fidiamo del perdono di Dio e consentiamo a convertirci.

Oggi, nella mia pausa contemplativa, lascerò risuonare la parola qui riportata. Più e più volte! E chiederò di vedere chiaramente, con l'aiuto di Maria, quali paralisi sono d'impedimento nel mio cammino spirituale. Queste paralisi sono sempre o peccato o frutto del peccato che si annida in me. Ed è da questo peccato che Gesù è venuto a liberarmi! Lo credo davvero? E vivo la gioia della liberazione celebrando spesso il sacramento della riconciliazione?

La voce di un abate del IX secolo
Il cielo si manifesta chiaro quando le nubi si dissolvono. Una volta dissolte le immaginazioni frutto di passioni dal sole di giustizia, Gesù Cristo, si generano inevitabilmente nel cuore pensieri brillanti e luminosi come stelle, perché il cielo del cuore è stato illuminato per mezzo di Gesù Cristo.
Esichio presbitero