Commento su Lc 11,1
Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli».
Lc 11,1
Come vivere questa Parola?
Gesù è immerso nella preghiera e i discepoli rimangono coinvolti dal suo modo unico di mettersi in contatto con Dio. Uno di loro fa' una richiesta importante. Non desidera solo parole o formule, di cui la tradizione ebraica era ricca, è attratto, invece, dalla postura interiore di Gesù, dal colloquio vero e profondo del Maestro con il suo Abbà. Non si tratta di una domanda da poco ed è rivolta all'interlocutore ideale. Lui, infatti, è il solo maestro interiore che ci può suggerire il linguaggio giusto, la richiesta adeguata sia nei momenti di sofferenza, sia nei tempi di gioia e riconoscenza della nostra vita. Diceva il Cardinale Martini: " A pregare s'impara pregando". S'impara a pregare pregando Gesù di insegnarcelo. La preghiera è un dono suo, non conquista nostra." Abbiamo bisogno di pregare, di metterci alla presenza del Signore- scrive il Vescovo di Milano, Mario Delpini presentando la proposta pastorale dell'anno- per ascoltare la sua Parola, aprirci al dono del suo Spirito, entrare con confidente abbandono in comunione con il Padre".
Signore, donaci il pane di cui abbiamo bisogno per il corpo e per lo spirito perché ogni nostra giornata ci veda impegnati nel servizio del tuo regno d'amore.
La voce di S. Agostino
"Chi ha imparato a pregare ha imparato a vivere".
Sr Graziella Curti FMA - vicaria.bonvesin@gmail.com