Commento su Lc 11,17-20
«Egli, conoscendo le loro intenzioni, disse: «Ogni regno diviso in se stesso va in rovina e una casa cade sull'altra. 18Ora, se anche Satana è diviso in se stesso, come potrà stare in piedi il suo regno? Voi dite che io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl. 19Ma se io scaccio i demòni per mezzo di Beelzebùl, i vostri figli per mezzo di chi li scacciano? Per questo saranno loro i vostri giudici. 20Se invece io scaccio i demòni con il dito di Dio, allora è giunto a voi il regno di Dio».
Lc 11,17-20
Come vivere questa Parola?
Il testo del Vangelo di oggi mette a confronto due strategie: quella che scaturisce dalla mentalità dell'uomo e del diavolo e quella che viene da Dio. La prima nasce dall'attesa di un messia trionfatore, regale; la seconda da un messianismo umile, umiliato e povero. Gesù sceglie la seconda, che è quella assegnatagli dal Padre. Se sceglie un cammino nascosto, non appariscente, anche la venuta del regno non può venire in forma diversa. Essa non sarà accompagnata da fenomeni grandiosi in cielo e in terra, da segnalazioni spettacolari tali da far convergere subito l'attenzione delle moltitudini verso una direzione o l'altra ("Eccolo là, o: eccolo qua"). I giudei cercano miracoli strepitosi che comprovino la venuta del regno I falsi profeti annunciano che il Messia potrebbe apparire da qualsiasi parte per prendere le difese dei suoi. Ma Gesù avverte che si tratta di affermazioni gratuite. Il trionfo del bene non viene con la rapidità che noi desidereremmo. Dire il contrario significa illudere la gente, ingannare. Siamo di fronte allo scontro tra Gesù e le forze del male. Anche Sant'Ignazio ci ricorda (negli Esercizi Spirituali) che nel nostro cuore non parla solo il Signore ma anche il nemico." Pertanto il nostro cuore è un terreno di lotta". Di fronte a questa affermazione siamo spaventati. Ci turba la parte oscura di noi, il peccato, l'autolesionismo, l'egoismo. Eppure il Signore ci chiede di accettare con realismo i nostri limiti, mettendoli nelle sue mani. Ci assicura che il Regno è già presente tra noi, vive nel nostro quotidiano, nella ferialità dei nostri giorni.
Sii tu, Signore, il Maestro della nostra anima e aiutaci a scoprire il seme del bene che c'è in noi per non lasciarci sconfiggere dal male.
La voce di un antico monaco
"Dobbiamo sempre fare attenzione agli assalti del demonio. Possiamo sperare che ci lasci senza tentazioni, lui che non ha rinunciato a tentare Gesù Cristo?".
Serafino di Sarov
Sr Graziella Curti FMA - vicaria.bonvesin@gmail.com