Omelia (11-10-2022) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su Lc 11,37-41 Come vivere questa Parola? Gesù contesta l'atteggiamento esteriore del fariseo che, dopo averlo invitato a pranzo, si scandalizza della sua libertà interiore. Il fariseismo colpisce, normalmente, coloro che con devozione vogliono avvicinarsi a Dio con sincerità di cuore. Gesù contrappone alla scrupolosa osservanza della norma un cuore leggero e libero, più attento al "dentro" che al fuori. Il maestro ci insegna a guardare col cuore, a giudicare con tenerezza, ad andare all'essenziale, a conservare con intelligenza i gesti, i riti, le abitudini, riempiendole di significato, di verità e a dare in elemosina il "dentro", infatti l'elemosina che siamo chiamati a dare è soprattutto quella molto più difficile. dare di noi stessi. Diamo in elemosina la nostra stessa vita, regaliamola al Signore perché la faccia diventare testimonianza per i fratelli, per il Suo grande sogno. A riguardo, è significativo un aneddoto dell'Abbé Pierre: nella Francia postbellica, si trovò accanto ad un giovane che si era gettato nella Senna e che era stato salvato e invece di dirgli le solite ritrite banalità lo fissò e gli disse: "Non so perché volessi buttare via la tua vita, ma fammi un favore: regalamela"; quel giovane divenne uno dei pilastri della fraternità di Emmaus. Ciascuno può regalare il grande bene che ha nel cuore, donare se stesso.
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