Omelia (26-10-2022)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 13,22-30

Come vivere questa Parola?

Rispondendo al tale che gli chiede se sono pochi o molti quelli che si salvano, Gesù non spara numeri. Al contrario, dice: «Sforzatevi di entrare per la porta stretta». Ci dice, in pratica, che l'accesso alla vita piena, alla vita eterna, è legato all'impegno, allo sforzo, realizzato nella vita presente, di passare attraverso una porta che, se si è extra-large, obesi, ci piacerebbe poter varcare, ma ci risulterà difficile, se non impossibile, perché è stretta. Poiché la "porta stretta" non è altro che la via del Vangelo, è come se Gesù ci stesse invitando caldamente a fare nostro il suo stile di vita, a rendere la nostra vita sempre più conforme alla sua Parola, ad amare con tutto noi stessi Dio e il prossimo, ad amare Dio nel prossimo.


Signore, aiutaci ad incarnare il Vangelo nelle nostre relazioni, nella vita di tutti i giorni. Così sia.


La parola del Papa

«Gesù non vuole illuderci, dicendo: "Sì, state tranquilli, la cosa è facile, c'è una bella autostrada e in fondo un grande portone...". Non ci dice questo: ci parla della porta stretta. Ci dice le cose come stanno: il passaggio è stretto. In che senso? Nel senso che per salvarsi bisogna amare Dio e il prossimo, e questo non è comodo! È una "porta stretta" perché è esigente, l'amore è esigente sempre, richiede impegno, anzi, "sforzo", cioè una volontà decisa e perseverante di vivere secondo il Vangelo».

Francesco, Angelus, 25 agosto 2019


Don Giuseppe Tilocca - giustiloc@tiscali.it