Omelia (03-11-2022)
Casa di Preghiera San Biagio FMA
Commento su Lc 15,1-10

Come vivere questa Parola?

Gesù emana una forza attrattiva impareggiabile e questo soprattutto per chi si sente più vuoto e solo, più escluso e peccatore, più bisognoso di salvezza! I pubblicani e peccatori non desistono dall'avvicinarsi a Gesù e non lasciano cadere neppure una parola: "...si avvicinarono...tutti per ascoltarlo". Tutti nessuno escluso, ascolta Gesù. E ricordiamoci che l'ascolto è l'atteggiamento per eccellenza del discepolo! Ma non basta l'ascolto! Importante è anche la consapevolezza e l'ammissione della propria miseria che crea la condizione per accogliere il dono della misericordia che viene elargito proprio in modo direttamente proporzionale alla miseria che lo intercetta.

Chi ha il cuore chiuso, non capisce: brontola, mormora, si irrigidisce su una posizione di giudizio, di condanna che soffoca il cuore e la mente e porta a perdersi, a chiudersi, a non vedere.

Signore donami la sincerità del cuore, donami di sapermi riconoscere peccatore, donami la grazia di lasciarmi guarire da te!


La voce di Papa Francesco

«Il brano evangelico incomincia con una testimonianza: "In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo"». La questione è che Gesù dà testimonianza: una cosa nuova per quel tempo, perché andare dai peccatori ti rendeva impuro, come toccare un lebbroso. Gesù dà la testimonianza andando da loro. La testimonianza nella storia mai è stata una cosa comoda, sia per i testimoni - tante volte pagano con il martirio - sia per i potenti. Testimoniare è rompere un'abitudine, un modo di essere: rompere in meglio, cambiarla quell'abitudine. Per questo la Chiesa va avanti per mezzo delle testimonianze. Quello che attrae è la testimonianza, non sono le parole che sì, aiutano, ma la testimonianza è quello che attrae e fa crescere la Chiesa».

Meditazione mattutina nella cappella della Domus Sanctae Marthae - 8 novembre 2018


Sr Monica Gianoli FMA - gianoli.monica@gmail.com