Commento su Lc 21, 14-15
«Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere».
Lc 21, 14-15
Come vivere questa Parola?
In genere ogni volta che dobbiamo affrontare una difficoltà, che dobbiamo difenderci da qualcosa o qualcuno iniziamo a escogitare tutte le possibili strategie continuando a ipotizzare quale possa essere la migliore e così in noi cresce preoccupazione e ansia. Oggi, in un linguaggio più attuale e comune, il Signore ci direbbe: "Non continuare a pensarci, io ti darò la parola e la sapienza nel momento opportuno." Ma la mente ci sfugge e continuiamo a lambiccarci il cervello per programmare la difesa. Per cercare di evitare questo tranello e seguire gli insegnamenti di Gesù dobbiamo cercare di rientrare in qualche modo in contatto con Lui, abbandonarci totalmente a Lui sapendo che non siamo noi i padroni della nostra storia.
Se Lui ci darà la sapienza nel momento giusto vuol dire che la Sua Presenza è reale in noi, Lui è sempre con noi (Mt 28, 20) e non ci abbandonerà mai.
Signore aiutami a farti entrare nella mia storia come autore e non come spettatore, te lo chiedo facendo mie le parole del salmo 25
«Fammi conoscere, Signore, le tue vie,
insegnami i tuoi sentieri.
Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi,
perché sei tu il Dio della mia salvezza».
La parola di Papa Francesco
"Rimanere saldi nel Signore, in questa certezza che Egli non ci abbandona mai, camminare nella speranza, lavorare per costruire un mondo migliore, nonostante le difficoltà e gli avvenimenti tristi che segnano l'esistenza personale e collettiva"... Preghiamo la Vergine Maria, perché ci aiuti, attraverso le vicende liete e tristi di questo mondo, a mantenere salda la speranza dell'eternità e del Regno di Dio. Preghiamo la Vergine Maria, perché ci aiuti a capire in profondità questa verità: Dio mai abbandona i suoi figli!"
Angelus - Domenica, 13 novembre 2016
Claudio Del Brocco - claudiodelbrocco@yahoo.it