Omelia (23-12-2005) |
Monaci Benedettini Silvestrini |
La nascita del precursore La nascita del Battista, era stata preannunciata dall'Angelo come una testimonianza dell'onnipotenza divina. Il bambino che Elisabetta aveva ancora nel suo grembo, aveva esultato di gioia, all'apparizione della madre di Cristo. La vergine Madre aveva cantato il suo «magnificat» sentendosi chiamata dalla cugina come «la Madre del mio Signore». Zaccaria prima dubbioso, quando nel tempio in una visione aveva avuto la promessa di una insperata paternità, ora, riavuto il dono della parola, prorompe in un inno di lode e diLa nascita di giovanni Battista ringraziamento al Signore. Tutti coloro che vengono a conoscenza dello straordinario evento esaltano la misericordia divina. Sono tutte le premesse che ci accompagnano verso una nascita ben più prodigiosa, quella di Gesù, del bambino di Maria. Sono due splendide storie che s'intrecciano e che inaugurano i tempi nuovi, l'avvento del Regno. Il messaggero che prepara la via e l'Atteso delle genti interagiscono prima della nascita e poi nel corso della vita. «La mano del Signore stava su di lui» ci dice l'evangelista: ancora una volta ad una nascita prodigiosa deve seguire una missione speciale, del tutto nuova. È per questo che oggi ripetiamo ancora con gioia e rinnovata fiducia: «Leviamo il capo, la nostra liberazione è vicina». Fare strada al Signore, preparargli la strada è la missione che dobbiamo adempiere anche noi, ciascuno secondo la propria vocazione. Capita ancora di frequente che molti che non leggono la parola di Dio scritta, prestano ancora attenzione a quella vissuta in autenticità. Exempla trahunt, dicevano i romani; l'esempio e la testimonianza hanno la forza di convincere e di attrarre più di molte parole. è lo strumento semplice ed efficace che tutti possiamo usare per preparare la strada al Signore, per indicare la via del Natale. |