Omelia (25-12-2022) |
padre Antonio Rungi |
Il Natale di Cristo inizio del nostro cammino di luce Buon Natale prima di tutto a ciascuno di tutti coloro che ci seguono su questo sito, ai vostri cari e a tutto il mondo. Gesù viene a salvarci tutti, senza esclusione di nessuno. Natale è quindi per tutti, per quanti credono e non credono, in quanto la nascita di Cristo non è determinata dalla nostra scelta di vita o di fede. Egli è venuto a salvarci e continua a venire incontro a ciascuno di noi nell'annuale ricorrenza della sua nascita tra noi. Il racconto della nascita di Gesù come ci viene proposto dall'evangelista Luca in questo Natale 2022, non ha bisogno di commenti, va solo ascoltato, meditato e soprattutto attuato. La buona novella della nascita del Redentore come dicono gli angeli ai pastori è portatrice di gioia, pace e luce, oltre che di speranza. Infatti Luca scrive che "un angelo del Signore si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande timore, ma l'angelo disse loro: «Non temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia». E subito apparve con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama». In questo breve brano del Vangelo c'è tutta l'inizio della storia della salvezza, incominciata proprio con la venuta al mondo del Redentore, nella grotta di Betlemme, con gli angeli, i pastori e poi i Re Magi che giungeranno ai piedi di Gesù per adorarlo. Volendo fare nostro il messaggio natalizio annuale, anche in questo Natale 2022 abbiamo davanti a noi tre mete da raggiungere: la pace, la gioia e la speranza. La prima meta che oggi chiediamo al bambinello Gesù di raggiungere quanto prima è quella di donare la pace a questo nostro mondo e a questo nostro tempo. Troppi conflitti e guerre sono in atto nel mondo intero e particolarmente quella che insanguina la nazione ucraina da circa un anno, sotto bombardamenti russi con la morte di bambini, adulti, anziani e distruzione di civili abitazioni, strutture e luoghi strategici. Dal nostro animo si alza forte la preghiera al Signore di fermare in qualche modo questa assurda guerra come sono assurde e inconcepibili tutte le guerre che si combattono nel mondo, nelle nostre città, nazioni, famiglie, case, istituzioni e luoghi della umana convivenza, nei quali di umanità e tenerezza è rimasto ben poco o niente. Non senza ansia nel nostro cuore e nei nostri pensieri è l'altro tema che per il Natale porta con se spontaneamente ed è quello della gioia. Gli angeli annunciano la gioia, ma oltre ai pastori che corsero gioiosi alla grotta di Gesù in quella santa notte di Betlemme, chi oggi di noi davvero celebra questo Natale con la gioia e la serenità del cuore? Di certo a celebrarlo con la gioia nel cuore sono gli innocenti, i semplici, i puri, gli umili, i buoni e quanti operano per il bene. Per loro la gioia è una condizione di vita e di relazionarsi connaturalmente alla loro identità personale. Per quanti invece vivono in condizione di netta opposizione a questi valori morali, umani, religiosi e soprattutto cristiani c'è poco da parlare di gioia con chi questa gioia non la porta nel cuore, in quanto vive nella morte e nella delusione più profonda. A Gesù Bambino chiediamo oggi e sempre, perché il Natale non è solo il 25 dicembre, che dia un volto nuovo ed un cuore nuovo a chi della gioia non conoscono neppure le prime lettere dell'alfabeto. La gioia cammina insieme con la pace, quella che gli Angeli annunciano con la nascita del Salvatore del mondo. Ultimo e non di minore importanza in tutti i santi natali e soprattutto in questo Natale 2022 è il tema della speranza cristiana. Il cammino della speranza cristiana inizia proprio dalla grotta di Gesù Bambino, che nella sua nascita miracolosa è accolto nel grembo verginale di Maria, sua Madre e dal sorriso del padre putativo, Giuseppe di Nazareth uomo giusto e retto. Ad aprire il cuore alla speranza di un mondo nuovo sono gli Angeli e i pastori che completano il quadro della nascita del redentore. Lì a Betlemme si sperimenta la vera ed eterna speranza che supera i calcoli e le prospettive umane e fa i conti solo con Chi è il fondamento della speranza stessa che è quel Bambino dolce, tenero, umile, povero, semplice che continua ad affascinare il mondo nonostante le tante derive che questo mondo ha imboccato nel corso di questi 2022 anni dalla nascita di nostro Signore. E allora carissimi buon Natale oggi e sempre a voi e a tutti i vostri cari. Che sia un Natale di pace, luce e speranza per tutti gli uomini di buona volontà. |