Il Signore parlò a Mosè e disse: «Parla ad Aronne e ai suoi figli dicendo: "Così benedirete gli Israeliti: direte loro:
Ti benedica il Signore e ti custodisca.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto e ti faccia grazia.
Il Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda pace".
Così porranno il mio nome sugli Israeliti e io li benedirò».
Oggi è la festa di Maria Madre di Dio. La ringraziamo per l'aver accettato questa missione così importante e le chiediamo di benedirci tutti.
Ma oggi è anche il primo giorno dell'anno, e ci scambiamo gli auguri; cioè auguriamo agli amici di stare bene. Mi rendo conto che benedire è la stessa cosa? Bene-dire o dire-bene, implica il volere la vita e la felicità di chi benedico. E' l'opposto di quando vengo male-detto o capisco che gli altri desiderano che io sparisca.
E' importante che questi auguri o benedizioni non siano solo belle parole. Desiderare il bene dell'altro implica anche l'impegnarmi facendo tutto il possibile perché questo si realizzi. Come chi benedice i figli, si dà da fare tutti i giorni perché questo si realizzi. O come quando recitando il Padre nostro dico: "Venga il tuo regno". Se lo voglio veramente, non sto ad aspettare che cada dal cielo o che lo facciano gli altri. Ma faccio delle scelte affinché si realizzi, promuovendo giustizia e pace. Così se ti benedico, significa che farò tutto il possibile perché tu sia felice.
Ma la benedizione più importante per un credente è quella che viene da Dio; di Dio che benedice me e tutti noi. Nella prima lettura di oggi abbiamo la benedizione solenne che i sacerdoti impartivano da parte di Dio sul popolo di Israele. Leggiamola insieme.
Ti benedica il Signore e ti custodisca.
E' l'augurio che Dio desideri la nostra felicità e il nostro futuro, e che ci difenda dal male.
Il Signore faccia risplendere per te il suo volto.
Un volto splendente, opposto ad un volto arrabbiato e scuro, è il volto di chi ti sorride, perché è contento di vederti. Come quando il Padre sorride guardando Gesù che si fa battezzare e dice: "questo è mio figlio, di cui dice di compiacersi".
E ti faccia grazia,
cioè aiuti gratuitamente, semplicemente perché ti ama.
Il Signore rivolga a te il suo volto.
Questa è la cosa più importante. Guardavo dei bambini durante una recita di Natale, e notavo che per loro, la cosa più importante era vedere che i genitori stavano lì, a guardarli. Così io davanti a Dio. Scoprire che lui mi rivolge il suo volto, cioè mi guarda, desidera guardarmi, segno che è contento di vedermi, mi dà una grande pace. E io lo tocco con mano ogni volta che il Signore mi fa un occhiolino, manifestandosi con qualche provvidenza, che mi aiuta a credere in lui e nel suo amore.
e ti conceda pace.
E' bellissimo benedire e sentirsi benedetti. E' questo che mi rende positivo e ottimista. Così è anche la Pace, quella che viene dal Signore, quella che ci arriva perché ci sentiamo accolti e amati gratuitamente, e che siamo invitati ad ogni messa a trasmettere agli altri.
Signore fai di noi un popolo benedetto e benedicente, e che i nostri auguri possano essere sinceri e costruttivi.
Auguri; il Signore ci benedica tutti.