Omelia (25-12-2005)
Monastero Janua Coeli
Oggi Dio e' nato per noi

Natale, una parola che incanta... e che ci chiama a sostare accanto a quel guscio di vita che racchiude l'infinità dell'amore e che potremmo chiamare: cuore. Gesù nasce in una grotta: nelle nostre membra di fragile creta verrà ancora una volta. Prepariamoci lo sguardo per scoprire dove sarà Natale per noi, quest'anno! E siano i nostri doni reciproci una carezza, una parola, una presenza, infiocchettati di preghiera e di amicizia. Andiamo fino a Betlemme! non restiamo chiusi nelle nostre case, andiamo... sotto le stelle con la gioia della rugiada che imperla la notte... buon Natale!

Oggi Dio è nato per noi

MEDITAZIONE
Domande
Vi annunzio una grande gioia. La gioia che prorompe nella notte è una gioia tutta particolare, è come una scintilla che accende tante stoppie e dilaga silenziosamente... la gioia che solo una parola di cielo caduta in terra può dare, la gioia delle perle nascoste nell'ostrica di una comune umanità.

Chiave di lettura
La storia di Dio si veste della storia umana. Un censimento, gran movimento in Galilea e Giudea, di città in città. Maria come avrà accolto la notizia di questa chiamata civile? Sulla scia della Scrittura non poteva che esserci una chiamata per il nascituro verso Betlemme. E i decreti imperiali si mettono a servizio, ignari, della volontà divina. La città di Davide, Betlemme; una semplice borgata nella terra di Giudea. Il tempo di ogni attesa si compie in questa nascita straordinariamente umile. I giorni del parto di Maria possono dirci i giorni della gravidanza di Dio per noi. Anche noi con Lui nasciamo e siamo avvolti nelle fasce del silenzio, deposti nella mangiatoia della Chiesa. Non dimentichiamo che non c'è posto per noi in albergo. Cristo, nascendo, chiede di abitare in una grotta da pastori. Il buon Pastore non poteva che nascere lì, sotto le stelle, fasciato di solitudine e di trepido sorgere, senza luci né fastigi, con l'unico fulgore del suo nome benedetto. Non c'era posto... e non c'è posto per chi nasce dall'alto. È nel cuore della notte e nel cuore delle grotte che nascono i figli di Dio. E l'annuncio dell'evento è portato a chi nella notte veglia: i pastori. Gente fuori del borgo, abituata alle ore di custodia che scorrono lentamente senza affanno, nei pensieri senza fretta di chi sta sempre con il suo unico e prezioso bene: il gregge. La gloria del Signore che avvolge di luce spaventa, ma le parole udite rassicurano il cuore: c'è nell'aria una grande gioia: Oggi vi è nato nella città di Davide un salvatore, che è il Cristo Signore. E il segno di riconoscimento è facile da vedere: un bambino avvolto in fasce, in una mangiatoia. Dio è qui, non lo vedi? È nei vagiti del tuo quotidiano, avvolto dalle fasce delle ore che scorrono, deposto nel fieno che mangerai... che tu possa incontrare i suoi occhi in ogni sguardo, in ogni ascolto, in ogni tatto, in ogni profumo!

PREGHIERA
È nato per noi un bambino, ci è stato dato un figlio. (Is 9,5).

CONTEMPLAZIONE

Veniamo fino a Betlemme, Gesù, per conoscerti. Non avremo la gioia di vederti e di tenerti in braccio se non ci muoviamo dal nostro stare e affrontiamo il buio della notte e la fatica del cammino, l'incertezza del percorso e l'attesa... quale cometa seguiamo? Quella che ci porta a te oppure l'illusionista cometa che ci porta lontano? In questa ora tarda, mentre tutto vorticosamente si muove, sentiamo il bisogno di fare silenzio, di ritrovare il sentiero dello spirito in noi, oltre il nostro cuore e la nostra mente, in quella tenda dove la quiete si fende nello splendore del tuo volto.

Per i piccoli
Un presepe per Natale. Tu che cosa vuoi essere nel presepe attorno a Gesù? Un pastore, una pecorella, la stella cometa, un angelo, Maria, Giuseppe, l'asinello, il bue?... Pensa un po': tu sei un pastore, e Gesù è il buon pastore. Tu sei una pecorella, e Gesù è l'Agnellino di Dio, tu sei una stella cometa, e Gesù è la luce del mondo, tu sei un angelo, e Gesù è il messaggero del Padre, tu sei Maria, e Gesù è il figlio di Maria, tu sei Giuseppe, e Gesù è il figlio di Giuseppe, tu sei l'asinello, e Gesù ha cavalcato un asino per entrare a Gerusalemme, tu sei un bue, e Gesù è stato il più mansueto della terra.... Non c'è una cosa che tu voglia essere che non sia legata a Gesù. Perché Gesù è tutto per noi. In questo natale vogliamo essere come lui: bambini che si accontentano di nascere in una grotta invece che in albergo, che portano la gioia in cielo e sulla terra. Buon Natale. E se il regalo più bello del Natale è Gesù, l'augurio è che ciascuno di noi possa diventare un bel regalo per l'altro, un regalo di quelli che tieni con te perché ti piacciono da morire. Anche tu ricevi tanti regali durante il Natale: tutti gli uomini! Sì, perché Dio te li dà come fratelli. Infatti con la nascita di Gesù, uomo come noi, siamo diventati come lui, tutti bimbi di Dio.