Omelia (01-01-2006) |
Agenzia SIR |
La solennità del primo giorno dell'anno nuovo riunisce in sé varie celebrazioni: è la festa di Maria Madre di Dio, l'ottavo giorno di Natale e la Giornata della pace. Si aggiunge l'inizio dell'anno, con il suo corteo di auguri e di benedizioni per tutti. I PASTORI ANDARONO. Siamo ancora nel clima natalizio e il brano del Vangelo, che è di Luca, riprende il filo del discorso, interrotto dopo l'annuncio dell'angelo, fatto ai pastori. Come hanno reagito questi primi protagonisti, scelti per una missione? "I pastori andarono senza indugio e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro". Poche e semplici parole per esprimere due cose importanti: la fede dei pastori e la loro testimonianza. Anche per la risurrezione, saranno poche, umili e semplici donne, a ricevere per prime dall'angelo l'annuncio del Risorto da portare agli apostoli. La fede ha inizio con un annuncio in cui si crede e si traduce in una testimonianza di ciò che si è visto o udito. Così fecero i pastori. Si mossero senza indugio dopo la notizia ricevuta, e dopo l'incontro con Gesù, Maria e Giuseppe, andarono a riferire ciò che del bambino "era stato detto loro". Non occorrono sempre dotti teologi ad annunciare la salvezza, bastano anche dei semplici laici, purché abbiano una fede grande e una vita di coerente testimonianza. TUTTI SI STUPIRONO. "Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano". È lo stupore la prima sensazione colta dal racconto evangelico. Chi riceveva la notizia, non aveva da fare delle critiche o delle riserve. Solo si stupiva di quegli avvenimenti, cui non avrebbe mai pensato e che si presentavano come al di sopra dei fatti ordinari. È stato ed è lo stupore per le cose di Dio, il primo passo che può muoverci verso la fede. Quello stupore che sempre meno colpisce l'uomo di oggi, abituato alle sorprese della scienza, della tecnica e non a quelle che riguardano il soprannaturale. Materialismo e secolarizzazione hanno aggredito le radici e le ragioni della fede, che oggi non trovano ascolto. Tutto ciò esige una nuova evangelizzazione per gli adulti del nostro tempo, perché arrivino di nuovo a gustare lo stupore per l'amore di Dio. LA PARTE DI MARIA. Quale era la reazione di Maria a tutti questi avvenimenti? Luca racconta: "Maria, da parte sua serbava tutte queste cose, meditandole nel suo cuore". Non è distaccata da tutto ciò che accade, ma interiorizza e medita ogni cosa. Sa che non si tratta di accadimenti umani, ma di eventi guidati dalla mano di Dio. Si sta attuando con lei e attorno a lei il progetto di Dio, per la salvezza dell'umanità. Anche Maria ne è protagonista. Ma quale sarà ora la sua parte? Che cosa il Signore le chiederà ancora di essere e di operare accanto a suo Figlio? Maria ci insegna così a non essere superficiali, ma a saper scorgere, meditando, la presenza di Dio in tutto ciò che accade per noi e attorno a noi. Negli avvenimenti lieti o tristi, in quelli che non avremmo mai voluto affrontare. Maria non sa ancora tutto ciò che l'attende, ma si mette interamente a disposizione del Figlio. Sarà sua sorte quella di seguirlo sino ai piedi della croce. Commento a cura di don Carlo Caviglione |