Omelia (06-01-2006)
don Luciano Sanvito
Epifanie o befane?

L'Epifania è la festa dell'apparizione, della rivelazione, della manifestazione, dell'illuminazione. Di che e di chi?

Siamo chiamati a far splendere in noi la verità, e in modo brillante.

Noi siamo invitati, in questa festa, a renderci conto di poter essere sempre più e meglio le epifanie della verità, della realtà e della pace.
Succede spesso, invece, che ci presentiamo con sforzi, strumenti e modi alquanto dubbi e lontani dalla verità, come coloro che a tutti i costi vogliono illuminare gli altri e indicare loro la retta via smarrita.

Ecco che allora, invece che epifanie, diventiamo sempre più befane, cioè mostriciattoli e sgorbi che travisano il reale e il vero, per far piacere a noi stessi e agli altri, per avere più potere verso di loro, e per godere degli altri e delle cose che ci circondano.


Befane che vediamo dappertutto, a cominciare proprio dal settore religioso e spirituale: funzionari del culto che assumono nei riti e nel fare atteggiamenti lontanissimi dal proprio essere; predicatori che sfornano belle parole e dolci afflati, senza toccare minimamente il cuore, facendosi pulpito su se stessi: befane, altro che epifanie!
E poi, nel settore sociale, umano, morale, famigliare, e nel rapporto personale: quante volte appare la befana della verità, invece della epifania della realtà!

L'Epifania è uno specchio che ci rivela chi siamo, e che luce abbiamo.
Lo scintillìo delle mode e delle appariscenze umane e mondane non ci contagia forse ogni giorno, tramutandoci in potenziali dirigenti di aziende famigliari, sociali, umanitarie, politiche e perfino religiose?
Non vediamo forse anche noi nella verità un potenziale e pericoloso concorrente per i nostri personali ideali, per i desideri e gli istinti erodiani che ci sorgono dentro, per il nostro fare secondo quello che noi crediamo giusto, nobile e vero, al di là di ogni confronto?

L'Epifania ci porta via tutte le feste, cioè tutti i nostri godimenti e festeggiamenti morali ed egoistici del nostro io, richiamandoci che solo alla luce della stella della verità il nostro cammino può contribuire alla luce, alla pace e alla rivelazione della gioia, per noi e per tutti.