Omelia (01-01-2006) |
padre Paul Devreux |
Il nome Gesù significa Dio è con noi e ci salva. Quindi è importante capire da cosa salva. Si dice che ci salva dalla dannazione, cioè dal non conoscere e vedere Dio, dal non poter vivere in comunione con lui. Ciò che Gesù viene a fare è proprio rivelarci il volto di Dio e invitarci a vivere in comunione con questo Dio. S. Paolo lo spiega bene quando dice che siamo figli e non schiavi. Ma per capire meglio voglio raccontarvi una vecchia storia che ha scritto la Comunità Missionaria di Villaregia in un commento alla liturgia: "C'era una volta un uomo che non credeva nel Natale. Era una persona fedele e generosa con la sua famiglia e corretta nel rapporto con gli altri, però non credeva che Dio si fosse fatto uomo come, secondo quanto afferma la Chiesa, è successo a Natale. Era troppo sincero per far vedere una fede che non aveva. "Mi dispiace molto, disse una volta a sua moglie che era una credente molto fervorosa, però non riesco a capire che Dio si sia fatto uomo; non ha senso per me." Una notte di Natale, sua moglie e i figli andarono in chiesa per la messa di mezzanotte. Lui non volle accompagnarli. "Se andessi con voi mi sentirei un ipocrita. Preferisco restare a casa. vI starò aspettando." Poco dopo la famiglia uscì mentre iniziò a nevicare. Si avvicinò alla finestra e vide come il vento soffiava sempre più forte. "Se è Natale, pensò, meglio che sia bianco". Tornò alla sua poltrona vicino al fuoco e cominciò a leggere un giornale. Poco dopo venne interrotto da un rumore seguito da un altro e subito da altri. Pensò che qualcuno stesse tirando delle palle di neve sulla finestra della sala da pranzo. Uscì per andare a vedere e vide alcuni passerotti feriti, buttati sulla neve. La tormenta li aveva colti di sorpresa e, per la disperazione di trovare un rifugio, avevano cercato inutilmente di attraversare i vetri della finestra. "Non posso permettere che queste povere creature muoiano di freddo... però come posso aiutarle?" Pensò che la stalla dove si trovava il cavallo dei figli sarebbe stato un buon rifugio, velocemente si mise la giacca, gli stivali di gomma e camminò sulla neve fino ad arrivare nella stalla, spalancò le porte e accese la luce. Però i passerotti non entrano. "Forse il cibo li attraerà," pensò. Tornò a casa per prendere delle bricciole di pane e le disseminò sulla neve facendo un piccolo cammino fino alla stalla. Si angustió nel vedere che gli uccelli ignoravano le bricciole e continuavano a muovere le ali disperatamente sulla neve. Cercò di spingerle in stalla camminando intorno a loro e agitando le braccia. Si dispersero nelle diverse parti meno verso il caldo e illuminato rifugio. "Mi vedono come un estraneo e che fa paura", pensò. "Non mi viene in mente nulla perché possano fidarsi di me... Se solo potessi trasformarmi in uccello per pochi minuti, forse riuscirei a salvarli". In quel momento le campane della chiesa cominciarono a suonare. L'uomo restò immobile, in silenzio, ascoltando il suono gioioso che annunciava il Natale. Allora si inginocchiò sulla neve: "Ora si, capisco, sussurò. Ora vedo perché hai dovuto fare tutto questo!" Dio in Gesù si fa uomo e addirittura Bambino bisognoso di tutto, per riuscire a non spaventare più nessuno e provare cosi a parlarci di sé, salvandoci da ogni immagine distorta che la nostra immaginazione può essersi fatta di lui. Per questo diciamo: Grazie Signore Gesù, che sei il Dio con noi. |