Omelia (06-04-2023) |
Missionari della Via |
Gesù lava i piedi ai suoi. È un gesto che parla chiaro: parla di umiltà, di dedizione, di dono. Infatti, nel suo senso profondo, indica il donarsi di Gesù per noi e, insieme, il bisogno che abbiamo di lasciarci "lavare" da Lui per aver parte con Lui. Ovvero, la necessità di lasciarci salvare e perdonare con il battesimo prima e con la confessione poi, di lasciarci nutrire per mezzo dell'Eucaristia, di lasciarci parlare al cuore dalla sua Parola... Il mondo ci inganna, facendoci credere che "crescere", diventare grandi, significhi affrancarsi da tutto e tutti, propugnando una sorta di "delirio di autonomia" che porta a chiuderci nell'autoreferenzialità. Perciò più sono grande, meno bisogno ho di Dio e degli altri, più "ce la faccio da solo". Ma la realtà è altra: per salvarci dal male e dal nostro egoismo, per vivere in pienezza, abbiamo bisogno di Dio e degli altri. Da soli non si può. È la lezione "pratica" che dovrà apprendere Pietro. Prima deve accogliere il dono, lasciarsi lavare, quindi farlo a sua volta, imparando a spendersi per gli altri, dando la vita per gli altri, prendendosi cura delle persone che gli sono affidate. Nella misura in cui ci lasceremo davvero "lavare", cioè amare da Cristo, tanto più saremo resi capaci di amare e dunque di servire gli altri in nome suo e per amore suo. Sì, chiamati a "lavare i piedi", a servirli, ad aiutarli nel loro cammino, a partire dalle piccole faccende quotidiane sino alle cose più profonde. Questa è la via di Cristo ed è la via per vivere una vita più piena. Tanto PIÙ siamo centrati su di noi, presi da noi, concentrati sui nostri bisogni, sul fare ciò che ci piace, tanto MENO saremo felici. Invece tanto più siamo PER gli altri, tanto PIÙ saremo felici. Sì, magari stanchi ma felici. Se perdiamo questa propensione al dono, e iniziamo a vivere tutto come un peso, o a vivere come un peso tutto ciò che non ci va, anche sollevare uno spillo ci sembrerà impresa titanica. Tanto più, lo ripeto, saremo per Dio e per gli altri, tanto più ritroveremo forza e gioia. Non a caso la Scrittura ci ricorda che «c'è più gioia nel dare che nel ricevere». Ripartiamo da qui, dal dono che Dio ci fa nel consegnarsi a noi, in modo eminente nell'Eucaristia, dove non solo ci lava i piedi ma ci nutre, facendosi per noi pane di vita eterna, per ritrovare in Lui gioia e forza per fare gli uni agli altri come Lui ha fatto a noi.
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