Omelia (15-01-2002) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Entrato di sabato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché insegnava loro come uno che ha autorità e non come gli scribi. Come vivere questa Parola? Scribi, dottori della legge e farisei costituivano non solo la classe dell'osservanza religiosa legalistica, ma anche la classe colta, del tempo di Gesù. Queste persone sempre si appellavano all'autorità della Sacra Scrittura o a quella di un grande maestro della tradizione antica. Gesù invece non si rifà a nessuno! La sua autorità è quella del Figlio di Dio che, nel discorso della Montagna dov'è il vertice del suo insegnamento, giunge ad esprimersi così: "Avete sentito che fu scritto dagli antichi... ma io vi dico". Il suo insegnamento supera l'antico, ed è più perfetto, più volto all'assoluto della Verità e dell'Amore. La sua autorità poi è talmente rivelativa del suo essere il Figlio di Dio, che s'impone anche ai demoni. Li sentiamo reagire: "Che c'entri con noi, Gesù Nazareno? Sei venuto per rovinarci?". Ecco, Satana ha dovuto smascherarsi, e Gesù, con due imperativi, lo scaccia: "Taci, esci da costui". Oggi, nella mia pausa contemplativa, come la gente che circondava Gesù, mi lascio colpire a fondo dalla sua autorità'. Me ne stupisco assorbendo coraggio, pace e gioia. Verbalizzerò: Signore, esercita anche su di me la tua autorità perché io mi lasci penetrare e convertire dalla tua Parola di ogni giorno. E ripeti in me: "taci ed esci" agli spiriti maligni di scoraggiamento, depressione, indifferenza, tristezza, astio, suscettibilità e simili. M'inondi la forza del tuo amore e mi dia pace. La voce dell'antica liturgia Tu, o Dio, mi hai visitato in molti modi. Nella tenerezza del tuo cuore hai mandato i profeti, hai operato prodigi per mezzo dei santi. Tu ci hai dato l'aiuto della Legge. Hai affidato agli Angeli la nostra custodia. Ma quando venne la pienezza dei tempi ci hai parlato con divina autorità per mezzo del tuo stesso Figlio Gesù. Testo di S.Basilio di Cesarea |