Omelia (08-01-2006)
CPM-ITALIA Centri di Preparazione al Matrimonio (coppie - famiglie)


Con questa domenica la liturgia chiude il ciclo di Natale e, non a caso, l'evento che ci viene proposto è quello del battesimo, il primo sacramento che abbiamo ricevuto e che ci ha inserito in Gesù Cristo.
Il brano di Isaia è uno tra i più belli dell'Antico Testamento, esso chiude il secondo libro del profeta, noto come il deutero-Isaia, e corona il ritorno del popolo di Israele dall'esilio in Babilonia. E' un elogio a Dio, alla sua bontà, un richiamo a quell'alleanza nuova e ritrovata che si allarga a tutte le genti del mondo: non ci saranno più eletti e non credenti, ma tutti accorreranno a Lui.
"Perché spendete denaro per ciò che non è pane, il vostro patrimonio per ciò che non serve? Porgete l'orecchio e venite a me e ascoltate". Ascoltate quella parola che non tornerà a Dio senza aver operato ciò che Lui desidera, e senza aver compiuto ciò per cui è stata mandata. Ma attenzione, perché i Suoi pensieri non sono i nostri pensieri, le nostre vie non sono le Sue vie!
Ma qual è questa Parola che Dio invia sulla terra? Ce lo dice l'evangelista Marco nel racconto del battesimo di Gesù: "Tu sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaciuto". Ce lo aveva già annunciato Giovanni, nel sui vangelo che abbiamo letto il giorno di Natale, parlando del Verbo che si è fatto carne. Ecco quindi a ciò a cui siamo chiamati a riflettere oggi, a ripensare al nostro battesimo, a credere a un Dio che si è fatto uomo per noi, mandato dal Padre, per fare la Sua volontà.
S. Giovanni, nella sua lettera, ci ricorda che è proprio nel credere in Gesù che diventiamo capaci di amare la sposa, lo sposo, i figli, gli amici... gli estranei e persino coloro che non amiamo o che non ci amano. E' la nostra fede che vince il mondo, perché abbiamo ricevuto da Cristo il nuovo battesimo in Spirito, che Lui ci ha donato sulla croce, e per mezzo di Lui siamo chiamati a diventare testimoni.
Per rispondere alla domanda di Isaia sul perché spendiamo denaro inutilmente, possiamo usare le parole del ritornello Salmo (che è tratto sempre da Isaia): "attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza".

Per la riflessione di coppia e di famiglia:
• Il profeta parla di denaro e di patrimonio per "ciò che non sazia"; come si potrebbe
attualizzare in una società che privilegia il consumo, l'apparenza, l'economia? Come
riusciamo a trasmettere i "valori spirituali" in famiglia, nella coppia, nel lavoro...?

• Il battesimo ci introduce nella "famiglia" di Dio. E' così anche per noi? Parola, confronto, dare la vita per gli altri...: è un nostro stile di vita o facciamo ancora fatica?

• "In te mi sono compiaciuto". In che cosa ci compiaciamo noi (in noi stessi, nei nostri traguardi, nei nostri ideali...)?

Commento a cura di Carlo ed Anna Beltramo