Omelia (06-01-2006)
padre Paul Devreux


Oggi festeggiamo l'arrivo dei Magi alla grotta di Betlemme.

Centro di tutto il racconto è una stella che li guida fino a Gesù.

Penso che ognuno di noi ha una o più stelle nella sua vita, cioè dei punti fermi da seguire.

Per Erode la stella è la diffidenza e la paura. La paura che la venuta di questo nuovo re gli faccia perdere il suo trono. Si comporta un po' come chi oggi rifiuta Dio o la sua Chiesa per paura di rimetterci. Questo succede anche perché spesso si è presentato Dio e la religione come un qualche cosa che viene a rattristare la vita, che viene a togliere e non a dare.

La stella dei sommi sacerdoti e degli scribi è il sapere, ma è un sapere che non risveglia in loro il desiderio della novità, tant'è vero che pur sapendo che il Cristo deve nascere a Betlemme non ci vanno e forse non ci credono neanche.

La stella dei Magi non la conosciamo. Sappiamo soltanto che ha funzionato.

Domandiamoci quali sono le stelle che oggi possono portarci a Gesù e alla conoscenza di lui.

Io penso che per poter tornare alla grotta e rifare l'esperienza dei Magi che sono pieni di gioia, basta fare la scelta ogni giorno di rimettersi in cammino ascoltando la Parola del Signore e di servire la vita di qualche povero. Questa è una stella sicura.