Omelia (25-05-2023)
don Giampaolo Centofanti


Gesù sembra parlare di pura teoria perché le persone faticano ad andare d'accordo, le tensioni sembrano inevitabili. Ma quando si scopre per grazia che Gesù accompagna la crescita a misura di ciascuna specifica persona, chi si sente chiamato ad un cammino comunitario di fede sperimenta non di rado una certa serenità, leggerezza dei momenti comunitari. Allora dico sempre a questi credenti di non pensare mai di essere particolarmente bravi loro ma di aver fede di essere portati dalla grazia di Dio.

Può accadere che qualcuno debba passare per l'esperienza contraria, ossia quella di impossessarsi di quell'amicizia e di pensare di poterla vivere in proprio. Vedendo nel tempo che gradualmente tutto si spegne, si svuota, si infiacchisce. Anzi il fatto che ciò non avvenga subito trae in inganno. Il motivo è che la linfa vitale ricevuta essendo tralcio unito alla vite resta per qualche periodo. È dopo qualche tempo che si dissolve.

Cercando di camminare per come si può nei criteri della fede si è molto aiutati a superare eventuali difficoltà, perché Dio porta oltre, nell'abbandono sereno in lui, aiuta a dialogare... Quando si è portati dal suo amore a misura una serenità di fondo fa vivere anche tanti problemi in modo diverso. Allora le persone possono essere attirate da tale serenità di fondo.