Omelia (08-01-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Gv 4,7 Dalla Parola del giorno "Amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio" Come vivere questa parola? I fisici oggi, coi loro perfezionatissimi strumenti, sono in grado di sentire il movimento e il brusio delle particelle più piccole della materia. A noi sembra che la crosta terrestre sia ferma. In realtà si muove. Ecco, anche questo movimento, questo brusio cosmico, esprime la legge fondamentale dell'universo che è amore unificante. "Dio è Amore", ci dice S. Giovanni. Ne viene che il nostro rapportarci gli uni verso gli altri non può essere che nell'amore! Proprio perché, come dice il meraviglioso testo odierno, "l'amore è da Dio". E continua, "chiunque ama è generato da Dio". In ciò consiste il mistero di questo nostro continuo "nascere" da Dio-Amore. E' il mistero di una novità interiore che non permette l'invecchiamento del tuo cuore, impedisce la sclerosi della tua intima essenza, che è amore. Dall'eterno e per i secoli eterni, il Padre misteriosamente genera il Verbo. Ma proprio facendosi uomo nell'ineffabile dono dell'Incarnazione, ci ha resi partecipi della sua natura divina. Ed ecco: ciò che è impossibile alla nostra anchilosata volontà umana, diventa possibile a Lui dentro di noi. Sì, possiamo amarci gli uni gli altri. Ed è la vera vita delle nostre giornate. Se non mettiamo barriere. Se non ci ripieghiamo sulle pseudo ragioni dell'ego. Se non scegliamo la dissipazione a causa di "idoli". Ancora il testo odierno dice che, chi ama a questo modo, "conosce Dio". Non si tratta di una "conoscenza" cerebrale. Come la soluzione di un problema filosofico o matematico. E' qualcosa di molto più esistenziale. Conosci Dio perché avverti che pian piano tu ti arrendi al suo amarti per primo. Conosci Dio perché, nella resa totale e fiduciosa di te, lasci che Egli sostenga, penetri e trasfiguri il tuo amare gli altri. E nell'amore gratuito, tu ti trovi e vivi. Oggi, su questo mi soffermerò nella mia pausa contemplativa. La domanda sincera e coraggiosa da farsi è questa: ma io, dentro il mio quotidiano, mi lascio davvero afferrare dal suo Amore? Lo contatto intimamente il più spesso possibile? Oppure voglio vivere e amare da sola? Signore Gesù, che io ti conosca come Amore e con Te mi lasci generare dal Padre, realizzando l'unica cosa che conta: amare i fratelli. La voce degli Antichi Padri Dio è Amore e sorgente dell'Amore: il Creatore delle cose ci ha pure dotati di questo carattere dell'amore...Se l'amore è assente, tutti gli elementi dell'immagine sono deformati. S. Gregorio di Nissa |