Omelia (14-06-2023) |
don Giampaolo Centofanti |
Gesù è venuto a dare pieno compimento alla Legge ma lui aggiunge spesso se non sempre e ai profeti. Infatti Gesù va e porta al senso profondo della Parola. Pensiamo all'agnello pasquale o al battesimo di Giovanni. Qualcuno potrebbe affermare che di cose ne ha cambiate tante, pensiamo a tante prescrizioni di allora. Ma anche oggi la Chiesa è portata verso la verità tutta intera lasciando cose che sono letture e deduzioni dalla Parola che possono venire approfondite, modificate, superate. Quello che non cambierà mai è il nucleo di verità e riferimenti fondamentali. Si tratta dunque di una continua crescita della Chiesa che stimola anche la crescita di ciascuno e viceversa. Orientamento a non strutturarsi staticamente ma a leggere sempre con sguardo nuovo ogni cosa, rinnovando tutta la propria umanità. Si può invece finire dopo i primi anni di maturazione intensa per accumulare sempre più tutta una serie di risposte codificate che spengono al contatto vivo con lo Spirito e a lungo andare possono persino soffocare la crescita spirituale. Pensiamo al padre di Giovanni Battista, Zaccaria, così staticizzato e rassegnato nel suo percorso che neanche l'apparizione di un angelo sembra poterlo smuovere. Ma Zaccaria vuol dire Dio ricorda. Dio ricorda le preghiere di Zaccaria da lui stesso dimenticate. E riapre tutte le strade del cuore a quest'uomo in fondo buono ma spento. Ancora una volta un esempio della potenza estrema della preghiera. |