Omelia (17-01-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Commento su 1Sam 10,1 Dalla Parola del giorno Samuele prese l'ampolla e la versò sulla testa di Saul, poi lo baciò dicendo: "Ecco: il Signore ti ha unto capo sopra Israele suo popolo". Come vivere questa Parola? Eventi apparentemente casuali e ordinari veicolano l'agire di Dio nella storia. Un giovane aitante e di bell'aspetto della tribù di Beniamino, Saul, il cui nome significa "richiesto", giunge a Rama, passando attraverso numerose contrade in cerca delle asine che il padre che aveva smarrito al pascolo. Qui incontra Samuele, che era stato già informato da Dio della sua venuta indicandolo come il capo che Israele aveva richiesto per governare su di esso ed essere liberato dalle mani dei nemici. Accolto con deferenza, il giovane viene consacrato nascostamente re dal veggente che gli predice alcuni fatti che sarebbe accaduti di lì a poco. Nella consacrazione di Saul c'è anche il senso della nostra stessa vocazione e missione. Siamo 'richiesti' anche noi. Dio ci chiama e ci manda come risposta alla richiesta di salvezza che trasuda da un mondo inquieto, senza baricentro, in cui molti non sanno distinguere la destra dalla sinistra. E se la scelta cade su di noi non è certo per l'imponente apparenza che talvolta ci contraddistingue – siamo infatti, come Saul, la più piccola fra tutte le famiglie della tribù di Beniamino -, ma per la grazia di Dio che opera attraverso la nostra fragile umanità. Ecco perché non ci è dato di soggiacere allo smarrimento o di esaltarci nella vanagloria. Dio opera tutto in tutti e noi siamo quei vasi di creta che contengono il tesoro della salvezza "perché appaia che questa potenza straordinaria viene da Dio e non da noi" (2Cor 4,7). Oggi nella mia sosta contemplativa lascerò che la Parola mi renda consapevole di essere 'richiesto', come Saul, come Cristo, per regnare nel servizio e nella lode di Dio, mai pago di offrire tutto di me a Colui che si è dato tutto per me. Questa la mia preghiera: Rafforza in me, Signore, la consapevolezza d'essere 'richiesto' da Te e dai miei fratelli per amare e servire, forte dell'unzione ricevuta e mai pago d'esserti figlio, sposo ed amico. La voce di un missionario francese Sorridi quando porti da mangiare al povero, perché egli ti perdoni il privilegio che hai di aiutarlo. S. Vincenzo de' Paoli |