Omelia (28-06-2023)
don Giampaolo Centofanti


Una strada spirituale può portare frutti fecondi ma ciò non vuol dire che la guida sia automaticamente una santa persona. Dove maturano frutti buoni l'albero è Gesù. Inoltre i frutti buoni non sono facili da riconoscere negli altri perché solo Dio conosce il cuore dell'uomo. È in noi che possiamo vedere svilupparsi frutti buoni e tali frutti li possiamo riconoscere sempre meglio cercando, per grazia, di seguire Gesù.

Quando cerco emozioni, affetti umani, certo se il mio cuore è sincero sto crescendo come posso in quel momento ma sarò più soggetto a venire sballottato di qua e di là da voci interne ed esterne a me. La crescita profonda porta a mettere gradualmente semplicità e ordine nella mia vita, dando il giusto spazio ad ogni cosa voluta da Dio e anche togliendo cose, anche apparentemente buone, che non sono nella volontà di Dio e dunque appesantiscono, complicano, non fanno vivere bene le cose invece essenziali...

Che una guida sia affidabile posso cercare di discernerlo vedendola tendenzialmente sempre nel profondo serena e disponibile (qualche irritazione del tutto passeggera può capitare, specie nei rapporti più confidenziali come in famiglia), affidata al Signore, persona centrata, affidata, a Maria e a Dio, di profonda preghiera... Un padre spirituale poi ascolta molto, aiuta con delicatezza e discrezione ad aprirsi senza timore di annoiare, di togliere tempo. Orienta gradualmente nella direzione dell'ordine citato sopra e tra tante altre cose non attribuisce a sé il merito degli eventualmente tanti seguaci. Persino Gesù è morto abbandonato da quasi tutti e sempre diceva che i discepoli gli erano dati da Dio...