Omelia (29-01-2004) |
Casa di Preghiera San Biagio FMA |
Dalla Parola del giorno Signore, tu sei Dio, le tue parole sono verità e hai promesso il bene al tuo servo. Degnati dunque di benedire la casa del tuo servo, perché sussista sempre dinanzi a te! Poiché tu, Signore, hai parlato e per la tua benedizione la casa del tuo servo sarà benedetta per sempre! Come vivere questa Parola? Il profeta Natan ha riferito a David la promessa del Signore. "La tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre davanti a me". D'altro canto Davide ha piena coscienza dell'enorme divario tra l'infinita magnanimità di Dio nei suoi confronti e la sua piccolezza: "Chi sono io, Signore, e che cos'è mai la mia casa perché tu mi abbia fatto arrivare a questo punto? E questo è parso ancora poco (...) Tu hai parlato (...) per un lontano avvenire, Signore Dio!". Ecco, è a questo punto che Davide chiede la benedizione. I termini "benedire", "benedizione", "benedetta" colmano questa espressione del cuore orante di Davide e lo connotano. E' dunque importante che anche noi ce ne lasciamo interiormente impregnare. C'interessa sapere che benedizione viene dalla radice ebraica "BRK" che è etimologicamente connessa con due significati: adorare e organi genitali (dov'è celata la forza della vita). Significa quindi che la benedizione afferra l'uomo nella sfera del divino e anche lo investe di grandi, misteriose energie divine. Non a caso alcuni autori notano che la "benedizione" è la più forte e misteriosa energia che attraversa il cosmo. Com'è dunque importante che noi invochiamo da Dio la sua "benedizione". E quanto è bello, quanto dilata il cuore il poter essere tramite di benedizione noi stessi per gli altri! Oggi nella mia pausa contemplativa visualizzerò Davide e tante splendide figure di oranti che hanno chiesto la benedizione di Dio. E io sono solito farlo oppure, in un'epoca di secolarizzazione e dissacrazione, ho lasciato perdere la pregnanza di questo termine, caduto in discredito: banalizzato o ignorato? Questa sera non andrò a letto senza aver invocato la benedizione di Dio su di me e sui miei cari. Signore Gesù, che con l'energia della tua morte e resurrezione continui a trasfigurare e a vivificare chi se ne lascia raggiungere, benedici il mio cuore e la mia vita perché viva nell'onda della tua salvezza. La voce dei Padri esicasti Sedendo in casa, ricordati di Dio, benedicilo, eleva la mente al di sopra di ogni cosa, volgila in silenzio a Dio e poni dinanzi a Lui l'intenzione del tuo cuore, aderendo a Lui con la carità. |