Omelia (25-12-2005)
Omelie.org (bambini)
Commento Giovanni 1,1-18 (forma breve: Giovanni 1,1-5.9-14)

Che cosa si festeggia a Natale?

Carissimi bambini, buon Natale!
Avete ricevuto qualche regalo? Siiiii. Che regalo avete ricevuto? Far parlare i bambini.
Eh sì... Avete ricevuto proprio dei bellissimi regali di Natale...
Ma chi di voi mi sa dire cosa significa la parola "natale"? Che cosa si festeggia a Natale?
Fare rispondere i bambini
Bravi... "Natale" (sottolineare con la voce le parole tra virgolette) significa nascita. Quindi noi, a "Natale", festeggiamo cosa?.... (Farlo dire ai bambini indicando Gesù bambino sull'altare).. Esatto! Festeggiamo la "nascita di Gesù".
Quindi, ditemi voi se sbaglio, le "vacanze" di "Natale" esistono per festeggiare la "nascita di Gesù"... è così? Siiiii.
Quindi il pandoro, il panettone, il torrone e gli altri "dolci" di "Natale" sono stati inventati per festeggiare la "nascita di Gesù"? Siiiii. E se noi ce li compriamo e ce li mangiamo è per festeggiare il "Natale" cioè la "nascita di Gesù"? Siiiii.
Quindi se mamma o papà oppure Babbo Natale ci fanno dei "regali" di "Natale" è per festeggiare cosa??? La nascita di Gesù! Siccome sono un po' sordo, ripetetelo più forte per favore...
La nascita di Gesù!!!

Volete una festa piena o vuota?


Oh che bello! Che musica per le mie orecchie!
Mi raccomando (fare la faccia seria e abbassare il tono di voce) bambini, voi diventerete grandi ed io forse non sarò più qui a ricordarvelo. Io vi ho regalato Gesù bambino.. Voi fatemi questo regalo: non dimenticatevi mai che a Natale festeggiamo la "nascita di Gesù". Me lo promettete?
Sapete perché è così importante? Perché se dimenticassimo di festeggiare la nascita di Gesù, il Natale diventerebbe una festa vuota... Sarebbe come ricevere un magnifico regalo: un bellissimo, gigantesco regalo, confezionato con una splendida carta ed uno stupendo fiocco colorato, poi lo scarto tutto emozionato, apro la scatola, guardo dentro, e dentro il pacco... non c'è nulla! Che regalo è? Solo quando mi ricordo della nascita di Gesù e dell'amore di Dio che è contenuto nella festa del Natale, solo allora il regalo è vero e pieno di qualcosa che mi rende felice!
Questo strano vuoto di memoria ha già colpito, sapete? Deve essere stata la mosca Tzè Tzè (cfr I^ domenica di Avvento). Alcune persone, soprattutto uomini, fanno le vacanze di Natale ma si dimenticano di andare a Messa il giorno di Natale. Altre persone, soprattutto donne, per preparare un ottimo pranzo di Natale - anche perché vengono ospiti quel giorno - non trovano il tempo di andare alla Messa di Natale. Perfino i bambini! Molti scrivono la lettera a Babbo Natale ma non molti scrivono la lettera a Gesù bambino! Oh, se sapessero che Babbo Natale porta i regali per obbedire a Gesù bambino... Chissà cosa farebbero.

In principio era il Verbo...

Ecco cosa significano quelle misteriose parole che abbiamo ascoltato nel Vangelo.. Il Verbo è Gesù. «Tutto è stato fatto per mezzo di Lui e senza di Lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste».
Provate un po' a parlare senza usare il verbo (il verbo è quella parola che indica l'azione). "Per piacere, mi.....(verbo mancante)... il torrone"? Può voler dire: Mi "compri" il torrone? Oppure: Mi "passi" il torrone? Oppure: Mi "tagli" il torrone? Oppure: Mi "accendi" il torrone? Mi "spegni" il torrone? Mi "scrivi" il torrone? Mi "dici" il torrone? Così, senza Gesù, che è il Verbo, non si capisce più niente...

«In Lui è la vita e la vita è la luce degli uomini». Senza Gesù non si capisce la vita; c'è buio totale. Se non si festeggia la nascita di Gesù, cioè la venuta di Dio in mezzo a noi, non si capisce per quale motivo dovremmo festeggiare.
Noi festeggiamo, invece, questo incredibile regalo di Dio: la felicità più grande possibile (cfr IV^ domenica di Avvento). Dio ci regala se stesso, viene in mezzo a noi per farci entrare nella sua casa, nella sua famiglia. Viene per esaudire i nostri desideri e per risolvere i nostri problemi.
«A quanti lo hanno accolto ha dato il potere di diventare figli di Dio». Accogliere la nascita di Gesù, vuol dire accogliere l'Amore di Dio... Vuol dire aprire il regalo e trovare dentro l'Amore infinito di Dio. Con questo amore anche noi possiamo amare e fare regali ad altri... soprattutto possiamo regalare noi stessi. Non come succede nella storia che vi racconto [www.pensieridelgufo.it]

Non c'è amore dentro

Il Postino suonò due volte. Mancavano cinque giorni a Natale.
Aveva fra le braccia un grosso pacco avvolto in carta preziosamente disegnata e legato con nastri dorati. "Avanti", disse una voce dall'interno.
Il postino entrò. Era una casa malandata:
si trovò in una stanza piena d'ombre e di polvere.
Seduto in una poltrona c'era un vecchio.
"Guardi che stupendo paccone di Natale!" disse allegramente il postino.
"Grazie. Lo metta pure per terra", disse il vecchio con la voce più triste che mai.
Il postino rimase imbambolato con il grosso pacco in mano.
Intuiva benissimo che il pacco era pieno di cose buone
e quel vecchio non aveva certo l'aria di spassarsela bene.
Allora, perché era così triste?
"Ma, signore, non dovrebbe fare un po' di festa a questo magnifico regalo?".
"Non posso... Non posso proprio", disse il vecchio con le lacrime agli occhi.
E raccontò al postino la storia della figlia che si era sposata nella città vicina ed era diventata ricca.
Tutti gli anni gli mandava un pacco, per Natale, con un bigliettino: "Da tua figlia Luisa e marito".
Mai un augurio personale, una visita, un invito: "Vieni a passare il Natale con noi".
"Venga a vedere", aggiunse il vecchio e si alzò stancamente.
Il postino lo seguì fino ad uno sgabuzzino.
Il vecchio aprì la porta. "Ma..." fece il postino.
Lo sgabuzzino traboccava di regali natalizi.
Erano tutti quelli dei Natali precedenti.
Intatti, con la loro preziosa carta e i nastri luccicanti.
"Ma non li ha neanche aperti!" esclamò il postino allibito.
"No", disse mestamente il vecchio.
"Non c'è amore dentro".